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“Ci siamo riuniti con alcuni sindaci di centrodestra e siamo convinti che le provincie debbano avere maggiori poteri. Niente poltrone, ci sono solo trincee. Quando non si manda più il popolo a votare, quando i vertici delle province sono affidati agli apparati dei partiti e non al voto popolare è chiaro che c’è una forte e pericolosa e preoccupante delegittimazione del principio democratico”.
Ad affermarlo è il presidente della Regione Siciliana e leader di #DiventeràBellissima Nello Musumeci, che martedì 11 settembre ha riunito un manipolo di primi cittadini a Palermo, per lanciare la battaglia del voto provinciale.
Fra i presenti, Gino Ioppolo, Maria Rita Schembari, Giuseppe Mistretta, Nino Musca, Giuseppe Bica, Filippo Drago. All’incontro, anche alcuni assessori del governo regionale: c’erano, fra gli altri, Bernardette Grasso, Roberto Lagalla: Andremo a votare a novembre o poco dopo per le province – ha detto Musumeci – ma voteranno soltanto i rappresentanti dei partiti. Che tristezza”.
Per #DiventeràBellissima, intanto, anche il nodo europee, visto che il movimento deve decidere se e dove piazzare alcuni propri candidati per le consultazioni di primavera. La strada potrebbe essere quella dell’accordo con la Lega, per inserire in lista qualche esponente vicino al governatore siciliano.