“Roberto Lagalla è una persona per bene, è stato apprezzato come rettore a Palermo: credo che questa sua competenza possa essere spesa in diversi settori. Gaetano Armao sarà l’assessore al Bilancio; comunque ogni assessore del resto dovrà sentirsi in continua mobilità”. Così il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel corso del forum all’ANSA.
“Questa è la mia ultima stagione elettorale, ho accettato solo sul presupposto che continuerò a essere un presidente libero da padrini e da padroni. E’ la mia vita che lo garantisce: uno con la mia storia non può subire alcun condizionamento. Tutti sanno come sono fatto. Se c’è qualcuno che lo pensa peggio per lui, gli darò il foglio di via in 24 ore”.
“Stimo Micari e lo ritengo una persona per bene ma la Sicilia non può permettersi il lusso di altri cinque anni di sciagura, dopo il crocettismo il grillismo. Ecco perché ho fatto un appello al voto utile rivolgendomi anche agli elettori di centrosinista. Voglio essere una garanzia anche per gli elettori del centrosinistra, spero di intercettare il loro voto. Votare Micari, persona per bene ma fuori dai giochi, significa votare Beppe Grillo“.
E rincara la dose sui pentastellati: “Non si può affidare la Sicilia a un partito, meglio un’azienda privata, che non ha alcuna competenza, dove governa fa disastri. Sul piano della moralità il M5s non ha nulla da insegnare, se è vero che non hanno saputo raccogliere le firme a Palermo nel 2012, se è vero che considerano carta straccia la sentenza del Tribunale che considera abusiva la candidatura di Cancelleri, se è vero che a Roma un fedelissimo del sindaco è stato arrestato per tangenti. In Sicilia – prosegue Musumeci – i 5stelle hanno cinque rinviati a giudizio e un sindaco sotto inchiesta. E non hanno ancora governato. Io credo di avere attraversato il fango e la palude e ancora oggi sono incensurato“.
“I grillini fanno parte del cerchio magico di Crocetta. L’azienda privata Grillo-Casaleggio ha inventato il ‘modello Sicilia’ alleandosi con Crocetta, che lo stesso Grillo definì meraviglioso. Il M5s ha approvato almeno l’80% delle leggi varate dal governo Crocetta. E hanno una doppia moralità: se è indagato uno di loro sono garantisti, se invece tocca a un avversario politico diventano giustizialisti. Il M5s proclamano l’onestà da così troppo tempo che hanno dimentica di praticarla”.
“Siamo il popolo dei transfughi. E’ sempre stato così, ognuno risponde delle proprie scelte dinnanzi agli elettori. Certo, mi sento un po’ isolato se penso che in vita mia non ho mai cambiato schieramento: penso che la coerenza sia un valore, che le scelte vadano fatte perché giuste e non perché utili”.
Sugli impresentabili poi dice: “Le liste le fanno i partiti, non il capo della coalizione. Se non sono stati capaci di fare una selezione sono certo che la faranno i cittadini. Io ho già invitato pubblicamente a non votare gli ‘impresentabili. Non ho alcun imbarazzo – aggiunge – visto che il tema delle liste pulite sono stato io stesso a sollevarlo per primo. Del resto la presenza di personaggi discussi e discutibili riguarda tutti, non solo il centrodestra“.
Musumeci non risparmia le critiche sui suoi avversari Cinquestelle: “I grillini fino a un mese fa pensavano di avere la vittoria in tasca, la spocchia con cui parlavano delle elezioni politiche era dettata dalla convinzione di avere vinto in Sicilia. Con la ritrovata unità del centrodestra dopo otto anni e dopo i sondaggi, i grillini hanno perso la pazienza, si sono innervositi e hanno fatto ricorso a un linguaggio volgare e rancoroso, veramente indecente”.
Infine, sulle alleanze. “Per me le alleanze sono un valore, in alcuni casi un male necessario. Sono convinto che il centrodestra resterà coeso pur nella diversità delle sue componenti interne e delle sensibilità. Se poi dopo le elezioni non ci dovesse essere una maggioranza solida, e la legge elettorale non incoraggia, ho la ferma convinzione che la drammaticità del momento indurrebbe altri gruppi di minoranza parlamentare a convergere almeno sulle proposte prioritarie”.