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“Il patrimonio stradario e ferroviario, che abbiamo trovato, è messo abbastanza male. Quello che abbiamo riscontrato a novembre è fuori da ogni immaginazione. Se poi questo patrimonio messo male, diventa persino un pericolo per la sicurezza di ciascuno di noi, vi renderete conto come non si possa non essere preoccupati”.
Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine della riunione sulla verifica delle condizioni di sicurezza della viabilità primaria e secondaria in Sicilia da egli stesso convocata per oggi, venerdì 24 agosto. “Abbiamo il dovere di sapere subito – sottolinea Musumeci – su quali opere intervenire e poi procedere a un sorta di monitoraggio periodico. Individuate le opere, individueremo le risorse necessarie e i tempi. Nella riunione di oggi chiederemo questo all’Anas, al Consorzio Autostrade siciliane, alla Rete Ferroviaria Italiana e ai nove liberi consorzi”.
Il presidente della Regione, poi sottolinea: “L’obiettivo di questa riunione è di avere una diagnosi seria e credibile sullo stato di salute delle infrastrutture viarie e ferroviarie in Sicilia. Sia chiaro, la tragedia di Genova ha solo accelerato questo percorso. Già nel mese di febbraio, avevo anticipato che con la Protezione Civile e l’assessorato alle infrastrutture, stavamo predisponendo una mappa delle strade siciliane particolarmente vulnerabile alle sollecitazioni sismiche. Lavoro per il quale servivano e servono almeno un paio di anni, mi dicono i tecnici. Adesso il tema è legato alle condizioni generali delle strade e ferrovie siciliane”.
Al tavolo tecnico, con Musumeci sono presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone; i sindaci metropolitani di Palermo e Messina, Leoluca Orlando e Cateno De Luca; l’ingegnere Giuseppe Galizia, in rappresentanza dell’amministrazione metropolitana di Catania; i rappresentanti dei liberi consorzi dell’Isola. Presenti anche i vertici di Anas, Cas e Rfi.