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Nel centrosinistra palermitano è iniziato il (difficilissimo) dopo Orlando

domenica 4 Ottobre 2020
Leoluca Orlando

Con l’iniziativa del PD “Apriamo il cantiere per Palermo 2022″, nell’ambito della festa dell’Unità, è iniziato di fatto il dopo Orlando. L’assemblea porta, inoltre, un secondo titolo un po’ curioso “Ricostruiamo il Futuro”, come se qualcuno lo avesse distrutto.

Si ricostruisce, infatti, qualcosa che è stata abbattuta o distrutta? E a chi attribuire, pertanto, questa responsabilità, dal momento che Palermo sta concludendo una lunga esperienza di governo guidata da Orlando di cui il PD è stato un compartecipe e non secondario?

Al di là della battuta, non sono emerse, in verità grandi idee per il futuro della città. Il segretario del PD, Rosario Filoramo, ha annunciato, però, l’apertura di un cantiere, di una struttura di Progettazione che dovrebbe colmare questo vuoto, anche se non si sa ancora chi sono i progettisti e le maestranze che devono disegnare e realizzare il progetto, indicando solo un generico “coinvolgimento delle energie migliori della città”.

A tal fine è lecito pensare che vi saranno altri momenti di confronto e di riflessione più approfondita per individuare, fuor di metafora, i soggetti e le forze sociali che dovrebbero guidare e sostenere il cambiamento.

L obbiettivo che in questa fase, anche con questa iniziativa, al PD interessava maggiormente, dopo un lungo travaglio interno e una scissione subita, come stato peraltro detto, è affermare che il partito esiste, si è riorganizzato, è impegnato a livello del territorio ed è pronto per la sfida elettorale .

Chi si attendeva una riflessione e un bilancio sulla esperienza di governo della città, di cui il PD fa parte, è rimasto deluso. Sono state evidenziate le criticità che oggi travagliano la città, dai rifiuti, ai cimiteri, e in particolare la mobilità, in attesa delle nuove linee della Metro, di cui, si è detto, per a realizzazione passeranno dai dieci ai quindici anni; si è proposta una flotta di Bus ecologici per sostituire i percorsi del tram. A questo punto, però, non si capisce perché sia necessario un nuovo tram se i bus ecologici assolveranno nel migliore dei modi il servizio.

In questo breve elenco stranamente non è mai stato citato il Sindaco Orlando, che peraltro risulta, circostanza finora non smentita, essere iscritto al PD. Perfino il merito per i buoni risultati conseguiti nel campo della scuola è stato attribuito ai dirigenti scolastici, ignorando l’impegno dell’assessora Giovanna Marano, mentre è stato ricordato solo il lavoro della indimenticata Alessandra Siragusa che risale a molti anni fa.

Spicca che nella relazione Orlando non sia stato menzionato neanche quando si sono citate la cultura e la legalità, omettendo che qualche merito il sindaco deve pur averlo avuto se Palermo è stata capitale della cultura e non è più capitale della mafia. Arresti e indagini giudiziarie che hanno coinvolto il Comune, ci dicono, però, che perché Palermo sia capitale della legalità vi è ancora molta strada da fare.

È singolare e assume anche un significato politico rilevante che a questa iniziativa che prepara le prossime elezioni di Palermo non sia stato presente il Sindaco Orlando, fatto giustificato dallo svolgimento del Giro d’Italia, una coincidenza che non sappiamo essere fortuita o voluta.

È forse l’inizio di un distacco politico, l scissione delle responsabilità dalle cose che non vanno? Anche da parte del PD si annuncia la formazione di una scuola politica che segue quella di Totò Cuffaro, anche questa con l’obbiettivo di creare una nuova classe dirigente. E vale per il PD lo stesso discorso fatto per l’ex presidente della Regione: le classi dirigenti non nascono a tavolino o tra le mura di una aula, ma con lo studio e la capacità di analisi da coniugare con l’impegno sociale, civile e culturale.

Sul piano politico l’indicazione emersa è di creare “un largo schieramento di forze progressiste per vincere le elezioni”, senza però citare i soggetti di questo schieramento. È certo non sarà facile mettere insieme Giusto Catania con Edy Tamajo, Fabrizio Ferrandelli con il PD e i Cinque Stelle. Ma niente in politica, la storia ci insegna, è impossibile. Va, in ogni caso, riconosciuto il merito al PD di avere avviato la discussione e il confronto sul futuro della città. Attendiamo che le altre forze politiche seguano il suo esempio.

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