“Nella bozza di legge di bilancio non vi è alcuna traccia del rinnovo contrattuale atteso dalle lavoratrici e dai lavoratori in forza presso Anpal Servizi ed in scadenza il prossimo 30 aprile 2021. Stiamo parlando di 2.700 lavoratori e lavoratrici che da oltre un anno operano presso i CPI italiani a supporto dei beneficiari di Reddito di cittadinanza e da qualche mese anche in raccordo con le imprese per attività di rilevazione di opportunità occupazionali”.
Lo scrivono in una nota i sindacati Fesla CISL, CGIL NidiL, UIL Temp, parlando del caso dei navigator.
“Tutto ciò sta generando grande preoccupazione tra i lavoratori a cui si unisce anche quella delle Organizzazioni Sindacali; ci saremmo aspettati infatti ben altro approccio, anche in considerazione dell’annunciato sviluppo delle politiche attive da sempre sbandierato dal Governo. Invece andiamo incontro alla creazione della ennesima sacca di disoccupati, con gravi ripercussioni sui cittadini tutti, tanto in termini di nuovi oneri che di mancanza di professionalità specializzate per il definitivo decollo delle politiche attive del nostro Paese.
Siamo sicuri che questi lavoratori potranno contribuire alla qualificazione del mercato del lavoro per i rispettivi ambiti di intervento. A fronte di tale chiusura, che fa il pari con l’assoluta mancanza di interlocuzione con il Ministero del Lavoro sul tema, le scriventi Organizzazioni sindacali proclamano lo stato di agitazione dei navigator in forza presso Anpal Servizi, annunciando fin d’ora una serie di iniziative di mobilitazione e protesta, che saranno messe in campo nelle prossime settimane, al fine di creare i presupposti per la continuità occupazionale di questi collaboratori, che dopo esperienze, attività e risultati ormai noti e dimostrabili, sarebbero tagliati fuori proprio nel momento in cui ci sarà maggior bisogno del loro supporto”, concludono.