“E’ giusto prendere precauzioni per gli eventi sportivi, ma la ripartenza ci deve essere“. E’ il pensiero di Vincenzo Nibali, ospite di “Tutti Convocati” su Radio24.
Bene o male tutti gli Stati stanno ripartendo, qui in Svizzera oggi ho visto bar aperti. Non bisogna fare terrorismo su tutto”.
NIBALI SUL CALENDARIO E SUL PUBBLICO
Lo “Squalo dello Stretto”, così come è soprannominato dai suoi fans, critica l’attuale sistema dei calendari messo in campo dall’UCI. “Molte cose non vanno bene, ma il calendario subirà ancora cambiamenti, non è facile inserire tanti eventi in così poco tempo. Bisogna privilegiare le corse d’eccellenza, quelle più piccole devono un attimino adattarsi. I gruppi chiaramente si divideranno“.
Il ciclista, vincitore di Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta, non esclude che la corsa rosa si possa correre con il pubblico.
“Corse come il Giro ti permettono di seguirle anche sulla strada a distanza. Se togli il pubblico in questi momenti il ciclismo soffre tanto. Il pubblico nostro è sempre stato bravo, pacato, eccetto alcune situazioni. Una ripartenza con il pubblico a debita distanza che rispetti lo sport, credo si possa fare“.
E per quanto riguarda gli obiettivi, dopo aver conquistato i tre grandi giri, il sogno è “indossare la maglia di campione del mondo. Quest’anno erano in programma le Olimpiadi, è normale che l’obiettivo ricada sul campionato del mondo“.