Si profilano all’orizzonte le nuove nomine nella sanità pubblica e il Cimo, il sindacato dei medici, affida ad una nota la sua analisi. “In molti – scrive il segretario regionale della sigla, Giuseppe Riccardo Spampinato – tra gli attuali vertici aziendali “precari”, avendo presagito un futuro incerto si abbandonano ad atteggiamenti da … ultimi giorni di Pompei, elargendo prebende e regalie nel tentativo di ingraziarsi qualcuno che conta o anche per lasciarsi alle spalle, almeno alla fine, un buon ricordo”.
“Accade allora che in alcune Aziende Sanitarie della Sicilia, sulla falsa riga di quanto già successo negli ultimi mesi di gestione commissariale illegittima, anche gli attuali Commissari Straordinari ritengano, a torto, di poter attribuire incarichi di vario tipo e genere, mettendo in moto improbabili giri di valzer e di poltrone, assegnando, sul filo di lana, incarichi di struttura semplice o incarichi di sostituzione di struttura complessa, ignorando il rispetto delle regole cui soggiacciono le relative procedure”.
“Tutto ciò ben rappresenta tuttavia l’odierno scenario della Sanità siciliana in cui a tutto si pensa tranne che al suo funzionamento. Una Sanità messa in secondo piano rispetto a logiche più o meno occulte e da giochi di potere che niente hanno da spartire con la salute dei cittadini”.
“Evidentemente qualcuno pensa che la Salute non sia un bene di tutti e che la sua gestione sia semplicemente “cosa loro” e quindi i comportamenti che scaturiscono da tale convincimento non possono essere che questi”.
“L’attribuzione di incarichi dirigenziali rappresenta, a detta dello stesso Assessorato che ha recentemente inviato una specifica Nota ad un’Azienda palermitana, un atto programmatorio che, in quanto tale non rientra nelle competenze di Commissario Straordinari che devono attenersi all’ordinaria amministrazione, in attesa delle nomine definitive dei Direttori Generali”.
“Inoltre, quello della rotazione degli incarichi di sostituzione dei Direttore di Struttura Complessa, per intenderci i Primari, è un meccanismo che non esiste in natura, non essendo previsto da alcuna norma contrattuale e che contrasta anzi con i principi del buon andamento della pubblica amministrazione garantiti e tutelati dalla stessa Costituzione Italiana”.
“Alternare alla guida di un Reparto ospedaliero soggetti diversi per periodi di tempo più o meno brevi significa non puntare sui quei criteri di efficienza gestionale ed organizzativa basilari per il buon andamento di quelle strutture che, peraltro, ormai da troppo tempo sono prive di titolari di ruolo a causa di procedure concorsuali bloccate da anni da normative nazionali o regionali”.
“Lo stesso art. 18, considerato nel suo complesso e non secondo convenienza, chiarisce come tali incarichi vadano attribuiti per l’intero periodo di vacatio della posizione apicale in attesa che questa venga ricoperta con la prevista procedura concorsuale ordinaria”.
“Vista la solita improvvisazione manageriale rispetto alla quale non riusciamo ad assuefarci, considerata l’illegittimità di svariati provvedimenti messi in atto in zona Cesarini da taluni Commissari Straordinari, come Segreteria Regionale CIMO abbiamo inoltrato in data odierna una Nota di protesta all’Assessore Regionale della Salute, Ruggero Razza, con la richiesta di intervenire prontamente e stoppare sul nascere arbitrarietà e storture “interpretative” o di comodo”.
“Attendiamo una risposta rapida ed efficace dal Signor Assessore, certi di avergli offerto l’opportunità di prendere le debite distanze da comportamenti illegittimi e sicuramente censurabili”.