“L’emendamento che avrebbe consentito di anticipare liquidità al Comune di Catania non è stato messo in votazione, in quanto l’argomento non era inerente al disegno di legge in discussione e la responsabilità di tale scelta è esclusivamente della Presidenza“. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha voluto mettere la parola fine alla polemica che si era innescata sulla mancata votazione dell’emendamento aggiuntivo che avrebbe dovuto consentire anticipazioni di cassa al capoluogo etneo, in dissesto finanziario.
“Darò oggi stesso input alla commissione Bilancio, affinché si prepari un disegno di legge autonomo; mi auguro che la situazione si risolva nel più breve tempo possibile – ha sottolineato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana -. Ciò detto, al fine di non procedere più tra le proteste delle opposizioni, mi adopererò perché non vi siano più votazioni su emendamenti non inerenti all’argomento in discussione“, ha concluso Miccichè.
Potrebbe, quindi, arrivare la parola fine sulla questione. Durante la giornata si era registrato il botta e risposta tra il deputato dell’Ars Luca Sammartino e il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo. Il primo aveva puntato il dito contro il governo Musumeci, stuzzicando il sindaco del capoluogo etneo il Salvo Pogliese, “la maggioranza che sostiene Musumeci ha deciso di disinteressarsi di Catania e dei catanesi non presentando a Sala d’Ercole alcun emendamento, chiesto dal sindaco Pogliese, durante l’incontro con i parlamentari nazionali e regionali etnei la scorsa settimana, che avrebbe permesso di dare una bocca d’ossigeno alla città”, aveva affermato il Presidente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro all’Ars.
“Caro Salvo, il tuo grido d’aiuto è stato purtroppo ininfluente – aveva incalzato Sammartino – Come opposizioni eravamo pronti ad un grande senso di responsabilità, pronti a fare la nostra parte votando l’emendamento che avrebbe consentito l’anticipazione di liquidità da parte della Regione siciliana. E’ evidente che siamo rimasti soli mentre la tua stessa maggioranza ha deciso di voltare le spalle a Catania“.
Durissima era stata la replica del Capogruppo di Forza Italia all’Ars Giuseppe Milazzo: “Ricordo a Sammartino che sulla norma ‘Salva Catania’ la quale stanziava otto milioni, approvata nella scorsa Finanziaria, proprio lui è stato tra i protagonisti che hanno provato a boicottare l’approvazione della medesima. Tentativo sventato dal sottoscritto. Inoltre, sull’argomento in questione – afferma ancora Milazzo -, ovvero la problematica del Fondo anticipazione dei Comuni, durante la trattativa della norma, il sottoscritto ha preso la parola, chiedendo espressamente al Presidente dell’Assemblea di trattare l’emendamento a mia firma, il quale riguardava proprio questo argomento. Per di più, mentre portavo in trattativa l’emendamento, ho visto gran parte dell’opposizione, tra cui Sammartino, sbraitare contro il Presidente dell’Assemblea, chiedendogli di procedere al voto finale, dichiarando inammissibile il mio emendamento che avrebbe salvato Catania”.
“Nessun problema – aveva sottolineato Milazzo rivolgendosi al deputato del Partito Democratico – Ho avuto ampie rassicurazioni del parte del Presidente dell’Assemblea Regionale in presenza dell’Assessore Falcone, sostenitore del mio emendamento, che in tempi celeri la norma per salvare Catania sarà approvata in Aula”.