Continua a provocare reazioni e malumori, anche interni alla maggioranza, la norma “salva ineleggibili“ (QUI) che dopo aver tenuto banco sul finire del 2023 (QUI) è tornata in primo piano dopo l’approvazione del testo in sede di Commissione Affari Istituzionali con il voto favorevole di tre deputati (QUI)
Le opposizioni si preparano alla battaglia in Assemblea, mentre a protestare è chi, come primo dei non eletti e in attesa che i giudici decidano in merito ai ricorsi sull’ineleggibilità (sono 4 al momento i deputati al centro dei ricorsi) considerano la norma un intervento a gamba tesa.
A rivolgersi ai legali è anche Santo Primavera, secondo dei non eletti nella lista Sud chiama Nord. In questo caso c’è un doppio ricorso per ineleggibilità: quello di Salvatore Giuffrida primo dei non eletti nei confronti di Davide Vasta (eletto) e quello di Santo Primavera verso Giuffrida, sempre per ineleggibilità.
Primavera ha dato mandato all’avvocato Andrea Nunzio Russo per presentare un esposto “contro la condotta incostituzionale, e non solo, di tre deputati che hanno esitato in commissione Affari Istituzionali all’Ars la sanatoria salva-ineleggibili. Tre deputati che siedono all’Ars, in I Commissione Affari Istituzionali, due componenti Fratelli d’Italia e uno il Movimento per l’Autonomia, appartenenti alla maggioranza di centrodestra siciliana, ignorano la nostra Carta Costituzionale. Questi, infatti, con l’astensione e l’assenza degli altri deputati hanno esitato, per il momento solo in Commissione, la sanatoria salva-ineleggibili, nonostante il circostanziato parere contrario in diritto dell’ufficio legislativo dell’Assemblea regionale siciliana. Siamo davanti a gravi violazioni statutarie e dell’ordinamento giuridico perpetrate. Non rimane altro che chiedere l’intervento della magistratura penale”