Undicesimo posto, 10 punti e una rosa giovane e di grande prospettiva che ha regalato non poche sorprese. Così la Nuoto Catania ha chiuso il suo 2023. Dopo la convincente salvezza raggiunta al termine della passata stagione, la squadra di Giuseppe Dato quest’anno ha dato filo da torcere a tante avversarie e adesso si prepara ad affronterà il girone di ritorno per centrare il medesimo obiettivo: conservare la massima serie.
“All’inizio dell’anno in pochi scommettevano che in questa parte della stagione potessimo avere 10 punti. Abbiamo rinnovato tanto e tante persone non credevano in questo progetto con una squadra giovane. Non avevamo la fiducia di tutti però si è creato fin da subito un bel gruppo. Ci piace lavorare insieme e abbiamo fatto anche delle bellissime partite. Però tirando le somme, giunti a questo punto della stagione, questi 10 punti ci stanno anche stretti“. Una stagione quindi da promuovere per il capitano rossazzurro Giorgio Torrisi.
In questa prima parte di campionato il club etneo ha collezionato tre vittorie, con Camogli, Salerno e l’indelebile impresa con il Trieste ma tante sono state le prestazioni degne di nota e che avrebbero meritato un risvolto diverso. E’ il caso dei due derby e della sfida contro la De Akker. Un merito va certamente riconosciuto: aver tenuto testa a compagini di alto valore tecnico e che ora si giocheranno il round scudetto e l’accesso alle competizioni europee.
“Tolte le big potremmo giocarcela con chiunque, soprattutto in casa. Giochiamo meglio con squadre di alto calibro perché sappiamo di dover dare il tutto per tutto per giocarcela fino alla fine. Ma – aggiunge la calottina numero 7 – siamo anche la stessa squadra che se sbaglia l’approccio e si convince che giocando al 60 o al 70% può ottenere comunque il risultato sbaglia di grosso. E così è stato nell’ultima giornata contro la Roma Vis Nova. Ci siamo sopravvalutati, siamo entrati in acqua senza lo spirito che ci ha contraddistinto fino alla penultima giornata. Se non entriamo con quel mordente rischiamo di fare brutta figura. È stato un passo falso. Dall’inizio dell’anno abbiamo fatto veramente delle grandi prestazioni e sono molto fiducioso per la seconda parte della stagione“.
Alle pendici dell’Etna si freme in attesa del rientro in acqua. La lunga pausa terminerà il 24 febbraio. Per il round retrocessione la Nuoto Catania affronterà Posillipo, Quinto, Astra Nuoto Roma, Roma Vis Nova, Salerno e Camogli. I punteggi ottenuti durante la regular season verranno trasferiti alla seconda fase e si cumuleranno con i punteggi ottenuti. “Sono tanti anni che gioco in prima squadra e non mi era mai capitata una pausa così lunga. Personalmente – spiega Torrisi – non è bellissimo allenarsi vedendo l’obiettivo così lontano, quasi due mesi senza l’adrenalina del match di campionato. Dobbiamo far finta di iniziare un nuovo campionato, dove ogni partita è alla portata e bisognerà partire con il piede giusto. È vero che abbiamo fatto un bel po’ di punti ma sarebbe un peccato vanificare il lavoro fatto fino a qui. Sono fiducioso e sono convinto che io, i miei compagni e il nostro staff saremo carichi, con focus alla prima partita del girone di ritorno“.
Tanti sono i giovani che si sono messi in risalto e che hanno contribuito ai risultati raggiunti: “Sicuramente Muscat ha fatto un gran campionato. Sapevamo che era un buon giocatore, è stato seguito dalla società e anche qualcuno di noi l’aveva già visto. Si vedeva che aveva la stoffa dell’ottimo giocatore. Ma – aggiunge il capitano – non c’è solo lui. Murisic magari si vede meno ma fa tanto lavoro sporco e tanti gol. E’ uno che farà veramente molto. Come lui anche l’australiano Slobodien ma anche i giovani catanesi come i fratelli Marangolo. Per loro è la prima esperienza in A1. Si stanno facendo valere e credo sia uno dei gruppi migliori degli ultimi anni“.
Non potevano certamente mancate parole di apprezzamento verso Giusy Malato. L’ex campionessa, in occasione del derby contro i cugini palermitani, è stata la prima donna ad allenare una squadra di serie A1 maschile. “Con Giusy mi lega un rapporto speciale. Ho una stima enorme nei suoi confronti. Mi ricordo che da bambino, quando andavo in piscina a vederla, ci regalava le calottine o i palloni. E’ stata una grande giocatrice e non so se mai ce ne sarà un’altra. Averla tutti i giorni, con la sua esperienza e la sua leadership all’interno del nostro staff è veramente qualcosa di unico che inorgoglisce tutti“.