La Fp Cgil Sicilia dice no alla proposta dell’Assessorato Regionale della Salute in merito alla rideterminazione delle tariffe dei Medici e Comparto dell’Area Emergenza-Urgenza.
“Reputiamo la proposta di aumento del 20% delle tariffe orarie non adeguata all’attività svolta in emergenza da medici e infermieri”, urlano in coro il segretario regionale alla sanità Uil Fpl Pippo Piastra, il coordinatore regionale 118 Sicilia Alessandro Fecarotta, la segretaria regionale Fp Cgil Monica Genovese e il dirigente sindacale Fp Cgil Tino Corrao.
Le attuali tariffe vedono per i Medici euro 39,00 su gommato ed euro 43,00 su elisoccorso e per il Comparto euro 20,50 su gommato ed euro 22,90 su elisoccorso.
“L’aumento delle tariffe del 20%, proposto dall’ assessore Giovanna Volo, sulla base di una dotazione di risorse pari a 7 milioni di euro risulta mortificante rispetto al lavoro svolto dal personale impiegato sulle ambulanze e sul servizio di elisoccorso. Le tariffe applicate nella maggior parte delle altre regioni italiane – sottolineano – raggiungono 100 euro per i medici e 60 per il comparto. Ecco perché serve trovare nuove risorse finanziarie che possano riconoscere la professionalità del personale in questione ed evitare lo svuotamento di queste postazioni, oltre che garantire alla collettività adeguata assistenza e cura nelle situazioni di emergenza”.
I segretari evidenziano, inoltre, il rischio di fuga di un numero importante di personale sanitario dell’urgenza-emergenza 118 verso altre forme di incentivazione all’interno delle strutture ospedaliere, con il rischio che si lascino scoperte le postazioni e le basi di elisoccorso 118. Questo comporterebbe “gravi ricadute sulla salute della collettività. E’ quindi importante imporre con urgenza il reperimento di maggiori risorse finanziarie per assicurare un servizio di qualità con standard adeguati a quelli del resto d’Italia”.
“L’assessore, alle nostre osservazioni, ha risposto che il personale infermieristico e medico potrebbe essere facilmente sostituito da altro personale. Un’affermazione che non accogliamo e che pertanto ci spinge a chiedere all’assessorato in indirizzo e al presidente Schifani di intervenire per trovare soluzioni soddisfacenti, al fine di garantire dignità e capacità attrattiva per un lavoro grazie al quale i professionisti assicurano un sistema efficiente nella rete emergenza-118 – concludono -.Nelle prossime ore proporremo iniziative di mobilitazione precedute da assemblee e momenti di confronto con le lavoratrici e lavoratori”.