Lo stupro e l’omicidio di Desirée Mariottini che ha visto l’arresto nelle scorse ore di tre cittadini senegalesi a Roma, riapre le polemiche sull’aumento dei reati violenti compiuti da extracomunitari nel nostro Paese. Il 30 gennaio un altro episodio allucinante aveva suscitato indignazione nell’opinione pubblica: il brutale assassinio di Pamela Mastropietro, la ragazza di Macerata fatta a pezzi, per il quale è stato accusato un nigeriano. Episodi violenti in un’Italia nella quale i reati degli extracomunitari sono in costante aumento.
E infatti, dall’istat emerge che nel primo semestre del 2018 sono 429.506 le persone arrestate o denunciate, delle quali ben 136.876 sono straniere (il 31,9% del totale). E questo, nonostante la popolazione straniera in Italia si aggiri attorno all’8%. Inoltre, dal confronto con l’anno precedente emerge che gli stranieri autori di reati sia cresciuto in un anno del 4,5 per cento, visto che nel 2017 erano stati 127.264 (il 27,4%).
Non solo. L’anno scorso l’Istat ha reso noti i dati sulle denunce per stupro e abusi sessuali, da cui emergono dati allarmanti: 1.534 sono le denunce a carico di italiani e 904 quelle a carico di stranieri. Il che vuol dire che a fronte di una popolazione italiana di 60 milioni e 500 mila persone il numero di 1.534 presunti stupratori è in pratica di uno per ogni 39.497,68 Italiani, mentre a fronte di una presenza di stranieri di 5.047.028, il numero di 904 presunti autori di questi reati rileva una media di un presunto stupratore per ogni 5.583,00 stranieri.
In pratica, dalla rilevazione Istat emerge che due quinti delle violenze sessuali e degli abusi denunciati alle forze dell’ordine dalle vittime sarebbero compiuti da stranieri (circa il 37 per cento). Dati impressionanti, vista l’enorme differenza numerica che esiste fra Italiani e stranieri.