Open Arms, pg di Cassazione: definitiva l’assoluzione per Matteo Salvini
Redazione
mercoledì 17 Dicembre 2025
Matteo Salvini
Il pg di Cassazione ha chiesto il rigetto del ricorso per saltum dei pm di Palermo e di confermare quindi l’assoluzione perché il fatto non sussiste il ministro Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nella vicenda della nave della Ong spagnola Open Arms. La vicenda risale all’agosto 2019 quando Salvini ricopriva il ruolo di ministro dell’Interno.
La Procura generale, nel corso della requisitoria, si è anche riportata alla memoria depositata nella scorse settimane in cui si affermava che il ricorso dei pm palermitani “non dimostra, nella prospettiva di censura della sentenza impugnata, la sussistenza di tutti gli elementi dei reati contestati, al fine di poter dimostrarne la tenuta della posizione accusatoria”.
Il leader del Lega era accusato di non avere consentito per alcuni giorni lo sbarco di 147 migranti presenti a bordo della Open Arms.
AGGIORNAMENTI
ore 18:25 – Confermata l’assoluzione per Matteo Salvini
E’ definitiva l’assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. Lo hanno deciso i giudici della quinta sezione della Cassazione che hanno rigettato il ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo dopo l’assoluzione di primo grado.
“Cinque anni di processo: difendere i confini non è reato”. Così su X il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, sotto una sua foto su cui è scritto “assolto”,commenta l’assoluzione dal processo Open arms.
“Il termine soddisfazione esprime quello che sento in questo momento. Si tratta di un processo che non doveva nemmeno iniziare e questa soluzione di carattere definitivo evidenzia quello che ho sostenuto in aula: era totalmente fuori dal mondo il ricorso della procura, ma cio che ci interessa è la correttezza dell’operato di Salvini”.Lo afferma l’avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Matteo Salvini, dopo la decisione della Cassazione.
“Tutto questo è la conferma del fatto che è partito un processo che veramente non doveva nascere e ciò è stato confermato anche come dalle conclusioni della procura generale”, conclude.
Ore 13:30 -i giudici della Cassazione in camera di consiglio per la sentenza
I giudici della quinta sezione della Cassazione sono entrati da alcuni minuti in camera di consiglio. Gli ermellini sono chiamati a decidere sul ricorso per saltum presentato dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione del ministro Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio sul caso Open Arms. La procura generale ha chiesto il rigetto dell’istanza dei pm. La sentenza è attesa nel pomeriggio.
Nel corso dei loro interventi le parti civili hanno chiesto l’annullamento della sentenza di assoluzione affermando che “la prova dell’esistenza del dolo c’è nei fatti e nelle testimonianze. A 140 naufraghi che si trovavano davanti alle coste italiane non è stato permesso di sbarcare per giorni violando le norme internazianali e costituzionali e la loro dignità”.
Le reazioni della politica
“Felice per la sentenza di assoluzione di Matteo Salvini sul caso Open Arms. Ti abbraccio Matteo!”. Lo scrive sui social il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
“Ero certo che Matteo Salvini sarebbe stato assolto in via definitiva. Ha agito nell’interesse dell’Italia, giustizia è fatta. Ora proseguiamo nella nostra azione di governo, uniti e compatti, fino alla termine della legislatura”. Lo scrive su X il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani.
“Oggi, con l’assoluzione definitiva nella vicenda Open Arms, la Cassazione ha messo la parola fine a una pagina lunga e dolorosa che ha coinvolto il vicepremier Matteo Salvini. In quella fase complessa ebbi modo di seguire e condividere il dossier, allora come capo di gabinetto del ministro Salvini, partecipando al lavoro istituzionale del ministero dell’Interno. Le decisioni furono assunte in modo collegiale, con atti motivati e con un solo obiettivo: tutelare l’interesse pubblico e la difesa dei confini nazionali”.Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“La giustizia – ha aggiunto Piantedosi – ha riconosciuto con chiarezza che non vi è stato alcun reato. Questo conferma la correttezza dell’azione svolta e il rispetto delle regole. Al collega e amico Matteo Salvini va tutta la mia rinnovata amicizia e grandissima stima”
“Difendere i confini non è reato e finalmente ora è chiaro a tutti con l’assoluzione definitiva di Matteo Salvini. Ancora una volta l’accanimento giudiziario di una certa magistratura si è chiuso con un nulla di fatto, anni di gogna terminano oggi con il trionfo della verità”. Così i capigruppo della Lega di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
“Il processo Open Arms non si sarebbe mai dovuto svolgere e oggi i giudici della Cassazione hanno respinto il ricorso presentato dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione del ministro Salvini. Una decisione che mette la parola fine su un accanimento giudiziario inspiegabile che si è trascinato per anni”.Lo ha detto Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati.
“A nome mio e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera esprimo grande soddisfazione per l’assoluzione in via definitiva di Matteo Salvini, da una accusa giudiziaria che, come abbiamo sempre detto, a nostro avviso non avrebbe mai dovuto essere mossa. La sua condotta era lecita e l’unica cosa censurabile l’accanimento nei suoi confronti da parte di certa magistratura politicizzata. Avanti a testa alta nell’interesse esclusivo della Nazione”.Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.
“Dopo anni giustizia è fatta. L’assoluzione definitiva di Matteo Salvini è una buona notizia non solo per il leader leghista, ma per le istituzioni e per la salvaguardia del principio dell’equilibrio tra poteri dello Stato. Nell’accogliere con soddisfazione questa sentenza, ribadiamo che questo processo non avrebbe mai dovuto farsi perché Matteo Salvini ha agito nell’esercizio delle sue funzioni di ministro e nell’esclusivo interesse del Paese”.Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
“La definitiva assoluzione del ministro Salvini per la vicenda Open Arms chiude una vicenda segnata da una profonda vigliaccheria da parte di quelli che erano gli alleati di governo. Viene sancita l’assoluta legittimità della politica nella gestione dei flussi migratori e viene confermata la strumentalità delle accuse nei confronti del ministro dell’Interno di allora. Auguri al ministro Salvini per la fine di un incubo”.È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
“Difendere i confini dell’Italia non è un reato, un principio sacrosanto sancito oggi dalla sentenza definitiva sul caso Open Arms. L’assoluzione di Matteo Salvini è una notizia che salutiamo con soddisfazione: ci rallegriamo per il modo in cui è finita una vicenda assurda quanto importante per la nostra Nazione. Giustizia è fatta”. Lo afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli
“Noi le sentenze le rispettiamo sempre. Ora la destra non potrà più sostenere che esista una magistratura “rossa” o politicizzata. L’autonomia e l’indipendenza della magistratura vanno salvaguardate in ogni momento: sono una garanzia fondamentale della nostra democrazia. Esattamente il contrario di ciò che fa questo governo, che quando le sentenze non gli piacciono attacca i magistrati accusandoli di essere politicizzati, come è avvenuto ancora oggi in Aula per bocca della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Resta però fermo il nostro giudizio politico sull’operato di Matteo Salvini, che è e rimane negativo: Salvini ha usato i migranti come strumento di propaganda e di consenso elettorale, non per difendere i confini dell’Italia”. Lo dichiara Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde, commentando la sentenza definitiva di assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms
“Non c’erano dubbi sul fatto che anche gli “ermellini” confermassero che non c’era alcun reato nel difendere i confini e nel negare il Pos alla nave Open Arms. Matteo Salvini ha fatto il suo dovere di ministro della Repubblica ed è emerso chiaramente che la ong agiva soprattutto per finalità politica insistendo per sbarcare in Italia. Siamo contenti della sentenza della Cassazione che chiude una vicenda giudiziaria stimolata anche dalla pressione politica di chi ad ogni costo deve dire sempre che Salvini sbaglia su ogni cosa. C’è stato un processo ad un Ministro dove l’accusa e tutte le parti si sono confrontate, ed ora arriva la pietra tombale dopo la giusta sentenza del tribunale di Palermo. A Matteo Salvini non abbiamo fatto mancare la nostra vicinanza ed oggi gioiamo insieme a lui ed a tutta la Lega”. Lo affermano il capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, Salvo Geraci, assieme ai deputati regionali Pippo Laccoto e Vincenzo Figuccia, ed agli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano.
“C’è stato un processo ad un ministro dove l’accusa e tutte le parti si sono confrontate, ed ora arriva la pietra tombale dopo la giusta sentenza del tribunale di Palermo. A Matteo Salvini non abbiamo fatto mancare la nostra vicinanza ed oggi gioiamo insieme a lui ed a tutta la Lega”, concludono.
“Ringrazio Matteo Salvini che ha difeso i confini dell’Italia e le nostre coste siciliane: questo non è un reato! Finalmente con l’assoluzione definitiva viene fatta giustizia e si riconosce il grande, coraggioso e coerente lavoro che ha svolto al Viminale. La Lega porta avanti ancora con maggiore forza la sicurezza dei cittadini italiani e del nostro territorio”. Così il senatore Nino Germanà, segretario della Lega in Sicilia.
“Finalmente si chiude una pagina ingiusta durata anche troppo. L’assoluzione del ministro Salvini è una vittoria per lui e per tutti i cittadini italiani che hanno sempre creduto nelle sue politiche contro l’immigrazione clandestina e indiscriminata. Politiche, evidentemente, corrette. Giustizia è stata fatta”. Lo dichiara il deputato siciliano della Lega Anastasio Carrà.
Ai microfoni de ilSicilia.it Ignazio Abbate, presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars sulla manifestazione di Coldiretti Sicilia a Palermo.
La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale
Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.