Il Trieste rialza la testa a Siracusa e ottiene la sua vendetta dopo la sconfitta rimediata proprio contro i siciliani. La caduta in casa per 11-14 compromette così la qualificazione in Euro cup dei biancoverdi. Sarà decisiva la partita di stasera tra Panionios e Primorac, con i greci che hanno due risultati su tre a disposizione per eliminare l’Ortigia. Solo una vittoria dei montenegrini, nei tempi regolamentari, potrebbe infatti lasciare ancora uno spiraglio per il discorso qualificazione, che sarebbe così rimandato all’ultima giornata, con l’Ortigia che dovrebbe espugnare Kotor e al contempo sperare che i greci perdano, ma non ai rigori, a Trieste.
Davanti a un Trieste tatticamente perfetto, sia in fase offensiva sia in difesa, i biancoverdi hanno sofferto, apparendo spesso poco compatti. Il match è stato un continuo inseguimento sin dal primo tempo. Nella prima frazione, i triestini hanno mantenuto sempre un gol di vantaggio, allungando ogni volta che l’Ortigia riusciva a raggiungere il pareggio. Stesso copione nel secondo parziale, anche se nel finale, gli uomini di Bettini, trascinati da Dasic e Valentino, sono persino riusciti a portare a +3 il distacco, prima che Inaba, con una bella conclusione, segnasse la rete del 6-8 di metà gara. A inizio terzo tempo, i biancoverdi precipitano a -4 dopo appena due minuti, per via delle reti di Buljubasic e Bini. Piccardo chiama time-out e la squadra reagisce, avvicinandosi con Inaba, Ferrero e Cassia e, dopo il nuovo allungo di Valentino, agguantando il pari ancora con Cassia e Ferrero. Il match sembra tornare in carreggiata, ma all’ultimo secondo Dasic buca la difesa biancoverde. Negli ultimi 8 minuti, l’Ortigia spreca subito la superiorità del possibile nuovo pareggio, poi mentalmente cede a un Trieste cinico e implacabile, che vince con merito.
A fine match, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, ha reso onore agli avversari: “Trieste oggi ha giocato una grandissima partita, nonostante non avesse il centroboa titolare. Hanno fatto lo stesso tipo di gara che il Primorac ha fatto contro di noi e quindi hanno giustamente meritato la vittoria. Gli episodi determinanti sono stati due, il primo, quando prendiamo gol all’ultimo secondo del terzo tempo, che potevamo chiudere sull’11-11; il secondo, quando a inizio quarto tempo sbagliamo l’uomo in più“.
Il tecnico biancoverde individua le ragioni di questa sconfitta che, quasi sicuramente, costringe l’Ortigia a concludere questa stagione in Europa: “Questo è il primo anno che usciamo dalle coppe in maniera così anticipata. Indipendentemente dalla difficoltà del girone e dal fatto che il nostro cammino in Europa quest’anno ha avuto molti problemi, anche dal punto di vista della presenza dei giocatori, credo però che a noi, in certi momenti, manchi un po’ di statura morale. E questo è un lavoro che va fatto nel corso dell’anno, perché arriviamo a certi appuntamenti, nei quali non dovremmo sbagliare, e puntualmente sbagliamo. È vero che oggi non eravamo nella nostra piscina, però va detto che non abbiamo giocato una buona partita, individualmente non ci sono state delle buone prestazioni“.
“Come squadra – continua Piccardo – non abbiamo dato quello che avremmo dovuto dare. Anche in fase difensiva non abbiamo giocato da squadra. Trieste è una formazione che si sposa malissimo con noi, perché sono tutti grandi e grossi e noi patiamo questo uno contro uno. Avremmo dovuto leggere certe situazioni molto prima, invece non ne siamo stati capaci pur sapendolo. Questa è una cosa che ci ha punito. Ho visto tanti isolamenti, tanti uno contro uno in mezzo alla piscina, rispetto ai quali siamo perdenti già prima di iniziare“. Intanto, dopodomani c’è già il campionato da giocare: “Ora andiamo a casa, domattina ci vedremo e intanto penseremo a come partire per Napoli, visto che ci sono problemi di voli. Prima risolviamo questi aspetti pratici, poi avremo modo di parlare con la squadra e di preparare la gara contro il Posillipo“.