Primo segnale di un intenso lavoro di recupero delle prestazioni compiuto all’Asp di Agrigento.
Con oltre cento prestazioni recuperate nel corso del mese di novembre, l’equipe sanitaria dell’Unità operativa di chirurgia dell’ospedale crispino, diretta dal dottor Domenico Macaluso, è riuscita nell’intento di appianare il gap che risaliva al periodo della pandemia azzerando le attese per i codici di priorità B.
Adesso il reparto sta intensificando gli sforzi per ottenere risultati analoghi anche per i cosiddetti codici D, ossia le indagini in priorità differita da erogare entro trenta giorni per le visite e sessanta per gli accertamenti diagnostici. “Una decisa contrazione dei tempi d’attesa – ha commentato il dottor Macaluso – è avvenuta anche per ciò che concerne il trattamento chirurgico di lesioni epidermiche da melanoma, un ambito nel quale la tempestività dei trattamenti risulta ovviamente di grande importanza”.
Per il commissario straordinario dell’azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia, si tratta: “di un primo, importante segnale che conferma il buon operato che si sta portando avanti nell’intera Azienda per cercare di colmare, in linea con gli intendimenti della Regione Siciliana, il ritardo di prestazioni, duro a smaltirsi, accumulato soprattutto durante il periodo della pandemia. L’ASP di Agrigento ha costituito in estate un team dedicato chiamato “Rete ARP” cui è stato affidato da subito, anche con l’attivazione di un filo diretto di “recall telefonico” tra ASP e cittadini della provincia, il compito specifico di contattare tutte le persone già prenotate per recuperare sia le prestazioni ambulatoriali che quelle chirurgiche non ancora erogate. L’obiettivo dichiarato – conclude il commissario Zappia – è quello di rispondere con urgenza ai bisogni della collettività agrigentina bonificando le liste d’attesa e accelerando il più possibile i tempi dei recuperi”.
Soddisfazione per il risultato conseguito è stata espressa anche dal direttore sanitario di presidio dell’ospedale “Fratelli Parlapiano”, Salvatore Cascio, il quale ha voluto rivolgere un plauso al lavoro intenso compiuto dal personale sanitario.