La Regione prosegue con il progetto che prevede la realizzazione dell’ospedale di Siracusa. Il finanziamento degli extracosti per la costruzione dell’infrastruttura sanitaria prevede ulteriori 47 milioni che si aggiungono ai 100 milioni già stanziati. Risorse in più recuperate dai fondi regionali per fare fronte alla lievitazione del 70% dei costi rispetto a quanto originariamente previsto.
L’iter è in corso e c’è tutta la buona volontà di partire, sia da parte di Roma che del governo regionale. E’ stato nominato un commissario e un comitato tecnico a supporto del commissario. si aggiungono alle somme già impegnate per la costruzione del nuovo ospedale nella provincia.
Nessun dubbio e basta con gli allarmismi. “L’ospedale di Siracusa è una priorità e si farà – afferma Carlo Auteri, deputato di Fratelli d’Italia all’Ars –. Sono stati trovati tutti i fondi necessari e una buona parte di questi sono stati già stanziati. Dobbiamo lavorare per la soluzione del problema, non condivido chi fa polemica su questo tema e mette in dubbio la costruzione del plesso sanitario. Si perde solo tempo. Si tratta di un’operazione già decisa dal governo nazionale e su questo fronte andremo avanti”.
Adesso seguirà il percorso tecnico-amministrativo, con la redazione del progetto esecutivo per procedere all’individuazione degli operatori economici privati che andranno a realizzare il nuovo complesso ospedaliero e dotare, così, la Provincia aretusea di una struttura necessaria a garantire servizi adeguati a tutto il territorio, soprattutto in un’area ad alta densità industriale.
Per la copertura di questi 47 milioni la Regione ipotizza tre soluzioni. Il ribasso d’asta, con la riduzione dei costi; un progetto di finanza per i servizi di supporto alle attività assistenziali, quali parcheggi, mense, lavanderie, servizi commerciali e ristorazione; risorse proprie dell’Azienda sanitaria. Si attende di procedere alla gara per l’affidamento dei lavori e dare una risposta concreta “dopo 50 anni”, ha aggiunto Auteri.
La prossima settimana, inoltre, è prevista una apposita audizione in commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana per ulteriori chiarimenti in merito ai costi aggiuntivi.
Ulteriori questioni saranno affrontate da qui ai prossimi mesi, dal disagio che vive il personale sanitario alla pressante richiesta di soluzioni soprattutto nelle aree interne dove i problemi si amplificano. A questo si aggiunge la carenza di personale sanitario in tutte e nove le Province siciliane. Strutture pubbliche con deficit strutturali e organizzativi, che purtroppo incentivano la fuga dei medici. E ancora, pronto soccorso affollati che costringono molti pazienti a spostarsi fuori dai luoghi di residenza, carenza di pediatri e medici di base, liste di attesa interminabili.
Insomma, il rilancio della sanità pubblica non può più aspettare.