I Comitati per la salute e le Associazioni eoliane scrivono per denunciare ancora una volta il silenzio assordante e la scarsa attenzione della politica e delle istituzioni sul tema della sanità eoliana.
In questa nota – sottoscritta da 32 associazioni e indirizzata al Ministero della Salute e alla Regione Siciliana, in particolare all’assessore Giovanna Volo, alla VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, al direttore generale dell’A.S.P. di Messina, Bernardo Alagna, con in copia i sindaci eoliani – si manifesta il forte dissenso per il mancato coinvolgimento del territorio nelle fasi che hanno preceduto la deliberazione di giunta regionale del 3 marzo con cui è stata approvata la nuova pianta organica dell’A.S.P. di Messina e quindi anche del P.O. Civico di Lipari.
Va ricordato come i Comitati e le Associazioni, già a dicembre e poi ancora a inizio febbraio avevano denunciato, tra gli altri fatti, l’inadeguatezza ma anche il mancato rispetto della pianta organica dell’Ospedale di Lipari. Nell’occasione avevano richiesto espressamente una convocazione proprio “in previsione dell’’approvazione della nuova pianta organica dell’ASP di Messina e degli adeguamenti dell’assistenza territoriale e del sistema di prevenzione sulla base degli standard previsti dal D.M. 77 2022”. Purtroppo però non era seguita alcuna convocazione e la Giunta regionale ha preferito deliberare senza ascoltare i territori.
Con questa nuova nota, i Comitati e le Associazioni, chiedono di sapere se la bozza di pianta organica, prima di essere approvata dalla Giunta Regionale, fosse almeno stata sottoposta al vaglio della Conferenza dei Sindaci. Così come chiedono se la VI Commissione abbia almeno ascoltato i sindaci eoliani, viste anche le plurime sollecitazioni provenienti dal territorio e come la stessa Commissione aveva ritenuto di fare con altri Sindaci della provincia di Messina in relazione ad altri ospedali della zona (ad es. nel corso della seduta del 10 gennaio 2023).
Trovando del tutto inaccettabile il mancato coinvolgimento dei territori interessati, la nota si conclude con la richiesta di essere auditi tanto dalla VI Commissione quanto dall’Assessore Volo, non escludendo che il crescente malumore sul territorio possa sfociare anche in pesanti forme di protesta.