Scontro diretto in vista della corsa playoff. Il Palermo si prepara alla partenza per Como con la voglia di riscattare l’ultimo pareggio casalingo contro il Benevento, ripartendo dal gol di Broh annullato a pochi attimi dal triplice fischio finale.
In conferenza stampa il mister Eugenio Corini ha spiegato come ha svolto il lavoro in settimana in vista del match al “Sinigaglia”, facendo subito il punto sulle condizioni fisiche di Valente. “Ha preso una botta al ginocchio, ha fatto un lavoro differenziato. Oggi è rientrato parzialmente in gruppo e l’ho visto libero. Abbiamo ancora un allenamento domani ma pensiamo di poterlo recuperare”.
Cambiamenti in vista o nuovi adattamenti? Il mister sembra essere proiettato verso questa seconda possibilità. “Mancano 4 partite, è difficile stravolgere qualcosa su cui hai lavorato. Le alternative cambiando sistema non sono quelle corrette per sviluppare qualcosa di diverso. Già prima di Venezia avevo valutato Verre trequartista ma avevamo Saric in più. Voglio consolidare adattando qualche giocatore“.
Pronti sarebbero in caso Segre e Masciangelo, già testati sull’esterno destro: il primo a Cosenza mentre il secondo per uno spezzone a Venezia. Ma “non avendo a disposizione Aurelio, Masciangelo è tornato a far coppia con Sala. Ho lavorato con altri due giocatori che possono, con attitudini diverse, lavorare questa zona“.
Il campionato è ormai agli sgoccioli ma la tenuta atletica della squadra sembra pronta a reggere gli stressanti ritmi del rush finale. “I dati fisici dimostrano la grande applicazione e intensità in allenamento. Dal punto di vista atletico abbiamo un’ottima tenuta e l’abbiamo dimostrato con il Venezia, il Parma o il Benevento“.
Escluso quindi anche un ricambio in difesa: “Non vedo giocatori in difficoltà. Graves ha approcciato molto bene ma lo stiamo gestendo perché ha sofferto l’adattamento alle nostre strutture. Bettella ha avuto dei problemi fisici che ne hanno rallentato la condizione. Buttato gioca tanti ruoli e ha fatto sempre molto bene. Orihuela sta crescendo ma ci sono sfumature su cui migliorare. Lancini ha giocato qualche minuto a Parma“.
Speranze ancora accese invece per rivedere in campo Stulac, almeno per le ultime giornate. “Sta facendo un lavoro differenziato che non comprende una parte di lavoro con la squadra. Vedremo se nella settimana di Cagliari potrà tornare con noi“.
Corini ha definito la partita di Como come “molto importante. La classifica ci permette di ambire a un posto ai playoff. I risultati danno prova dell’equilibrio del campionato. Si potrebbero aprire orizzonti importanti. Anche con una prestazione sporca che può portare ad un risultato importante“.
Il Como “ha giocato con un vertice come Bellemo e due interni che si alzano. Longo varia spesso dal punto di vista tattico e quindi abbiamo lavorato su tutte le situazioni, sia di non possesso sia nella ricerca di zone di campo. Abbiamo lavorato su tutti i calciatori a disposizione in difesa. Anche oggi abbiamo fatto una seduta supplementare per capire come difendere. Tutti sono pronti a capire quali sono le situazioni sulle quali dobbiamo essere bravi a controbattere. Il Como è primo per pericolosità sulle palle inattive e abbiamo lavorato su questi aspetti per cercare di contenere gli avversari“.
Resta il dubbio in attacco tra Soleri e Tutino: “Ho ancora la rifinitura per decidere chi andrà ad affiancare Brunori“.
Uno dei giocatori su cui il mister ha più lavorato in settimana è stato Verre: “Per età e maturità sto cercando di fargli capire quali sono i dettagli per farlo giocare a 360 gradi. Ho parlato con lui portandogli un esempio. Gli ho chiesto a chi pensava di assomigliare di più tra Isco e Modric. Ha risposto Isco ma io voglio farlo diventare Modric. Nel tempo è diventato uomo squadra e le responsabilità sono diverse. Le difficoltà sicuramente hanno provocato un rallentamento e ripresa più lenta. Oggi ha 60 minuti ma voglio che sia più incisivo su tutte le varie fasi di gioco, sul resto ci lavoreremo dopo“. La squadra “deve capire quanto è importante fare insieme il lavoro sporco. Questo è un lavoro che richiede tempo ed errori. Spingo quotidianamente ma ci vuole pazienza. Dobbiamo creare una struttura e finire al meglio questo campionato per far sì che questa mentalità l’anno prossimo possa fruttare“.
Il mister ha anche rivolto un pensiero a Nicolò Maja, sopravvissuto alla strage di Samarate. La società ha infatti realizzato il sogno del ragazzo invitandolo allo stadio: “Siamo felici possa venire alla partita, speriamo di regalargli una bella giornata“.