L’Arnas “Civico Di Cristina Benfratelli” di Palermo ha ampliato l’offerta assistenziale volta alla cura della Salute della popolazione pediatrica (0-16 anni), affetta da patologie croniche (malattie infiammatorie croniche intestinali, malattie metaboliche, immunodeficienze primitive e acquisite, fibrosi cistica, malattie respiratorie croniche, patologie neuropsichiatriche), attivando un servizio di vaccinazione pediatrica.
Le vaccinazioni vengono somministrate presso l’ambulatorio di Malattie Infettive (ambulatorio n. 9) dell’Ospedale dei Bambini, sito al piano terra, nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, previo appuntamento. E’ possibile prenotare chiamando il numero 3314644960, oppure scrivendo all’indirizzo e-mail: malattie.infettive.ped@arnascivico.it
“L’obiettivo – afferma la professoressa Claudia Colomba, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive Pediatriche (afferente il Dipartimento di Pediatria diretto dal prof. Giovanni Corsello ) – è quello di incrementare le coperture vaccinali dei bambini ed adolescenti affetti da malattie metaboliche e croniche, recuperando anche le vaccinazioni obbligatorie (esavalente, morbillo, parotite, rosolia, varicella); quelle consigliate (papilloma virus, meningococco, pneumococco, rotavirus) e quelle stagionali (Influenza, Covid), non diversamente eseguite“.
L’iniziativa si pone in linea, altresì, con l’adesione del Centro palermitano ad uno studio osservazionale relativo all’ “Impatto dell’attivazione di centri vaccinali ospedalieri sulla copertura vaccinale di bambini affetti da patologie croniche” promosso dalla Società Italiana di Pediatria (Sip), secondo cui si registra un significativo ritardo vaccinale nei confronti delle principali malattie prevenibili con il vaccino, con particolare attenzione per i piccoli affetti da patologie croniche. Dallo studio è emerso che il 3.6 % della popolazione osservata, eleggibile a vaccinazione, non aveva eseguito nessuna delle 10 vaccinazioni obbligatorie per l’infanzia previste dal Piano Nazionale Di Prevenzione Vaccinale (Pnpv). Di questi, il 53.3% apparteneva alla categoria di soggetti fragili. Solo l’88.9%, inoltre, risultava adeguatamente vaccinato per morbillo a 24 mesi, non raggiungendo il target di copertura vaccinale del 95% raccomandato dall’OMS.
“Le coperture vaccinali – sottolinea Colomba – dei pazienti affetti da patologia cronica sono ad oggi più basse di quelle attese, sia per i vaccini obbligatori e consigliati che per quelli stagionali, perciò si tratta di un’opportunità che mira ad ampliare le possibilità di accesso alla vaccinazione per i più piccoli (aggiungendosi a quella consueta rimessa ai servizi del territorio), posto che, alla luce dell’osservazione quotidianamente estratta dalla pratica clinica, essa acquisisce un’importanza strategica per quanti risultano ancora più fragili ed in questi casi può fare la differenza sull’outcome (esiti) della malattia“.
Sul piano culturale evidenzia Colomba: “Occorre innalzare la consapevolezza sull’importanza della vaccinazione. In tal senso, la diffusione di informazioni contrastanti o, talora, anche il sovrapporsi di raccomandazioni da parte dei pediatra di famiglia, pediatra del centro vaccinale e pediatra ospedaliero, può determinare una certa confusione, alimentata anche dalla più generale deriva verso fenomeni contemporanei quali linfodermia (circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talora non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento non riuscendo a individuare fonti affidabili ), misinformazione (informazione non accurata, i cui contenuti, diffusi frettolosamente, rischiano di essere accettati come veritieri perché difficili o impossibili da verificare ) e fake news (notizie false), che attanagliano la nostra società. E’ molto importante offrire ed intensificare, dunque, un’informazione scientificamente fondata, corretta, chiara, trasparente e completa per aumentare l’aderenza ai programmi vaccinali. Il vaccino è un potente strumento di prevenzione. Certamente come ogni atto medico può avere effetti collaterali, ma urge sfatare luoghi comuni e resistenze non basate su evidenze scientifiche. Obiettivo doveroso delle istituzioni sanitarie è quello di stimolare in tal senso una responsabilità sociale e, altresì, accompagnare il processo decisionale dei genitori. I rischi legati alla mancata protezione contro le malattie per le quali oggi sono disponibili vaccini, il cui utilizzo peraltro negli anni ha dimostrato una notevole riduzione delle infezioni, dei conseguenti decessi e /o scongiurato situazioni invalidanti, in alcuni casi debellando totalmente alcune malattie dal nostro pianeta, se posti a confronto con quelli legati alle vaccinazioni in termini di reazioni avverse e possibili effetti collaterali, nel caso di malattie appunto prevenibili con le vaccinazioni, svelano come il comportamento più rischioso sia quello di non vaccinarsi piuttosto che farlo, non soltanto a livello individuale, ma anche di popolazione“.
“Infatti, vaccinando i bambini – aggiunge Domenico Cipolla direttore sanitario dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo – si ottiene l’ulteriore beneficio di protezione della popolazione generale dalle epidemie, con riduzione dei rischi anche per la percentuale di individui non vaccinati. Ovvero, se in una data comunità gli individui vaccinati superano una certa soglia percentuale, grazie al fenomeno denominato “immunità di gregge”, saranno protetti anche gli altri. In tal senso la vaccinazione acquisisce anche una valenza civica e solidale e può migliorare il livello di Salute dell’intera popolazione“.
“Dall’inizio del progetto (circa 2 mesi ) sono 22 i bambini vaccinati grazie a questo programma, gestito dal personale di Malattie Infettive Pediatriche – rileva Walter Messina direttore generale dell’Arnas Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo- Il dato letto in proiezione del potenziale risultato che sul medio e lungo termine potrebbe registrarsi, inerentemente al recupero delle vaccinazioni sfuggite a vario titolo, a fronte della popolazione pediatrica affetta da cronicità che giunge in carico al nostro ospedale, lascia presagire un contributo significativo per la prevenzione della Salute dei piccoli della nostra comunità“.
“E’ un ulteriore sforzo del nostro personale – aggiunge Vincenzo Barone direttore amministrativo dell’azienda palermitana – volto a contribuire ad una mission importante quanto fondamentale del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale qual è quella di implementare l’aderenza della popolazione alle politiche vaccinali“.