Condividi
L'analisi

Palermo anni luce indietro rispetto a Catania. Geraci: “Servono nuovi Pronto Soccorso” CLICCA PER IL VIDEO

martedì 6 Agosto 2024

La Sicilia sembra quasi divisa in due e, nonostante il capoluogo abbia una maggiore affluenza i Pronto Soccorso sembrano fermi a 50 anni fa. Catania, invece, ha prestazioni più elevate con strutture più “attrattive”.

Il Pronto Soccorso, si sa, è il cuore pulsante di qualsiasi ospedale e il personale sanitario dell’emergenza-urgenza si trova a operare in condizioni estremamente stressanti e spesso pericolose. Proprio per questo vi è una fuga di medici e non solo, evidenziando così, secondo le ultime rilevazioni, organici coperti al 53% del fabbisogno reale, ma meno a Catania.

Le differenze

A Catania negli anni 2000 vi è stata una spinta propulsiva verso la Medicina d’Emergenza-Urgenza. Questo grazie a persone come Vito Giustolisi, che avevano compreso che l’esigenza del cittadino rispetto all’emergenza-urgenza stesse cambiando e che il Pronto Soccorso non potesse esser più semplicemente un luogo di smistamento ai vari reparti dei pazienti, ma che ci fosse una vera e propria presa in carico del paziente”. A spiegarlo è Massimo Geraci direttore dell’Unità di Medicina d’Urgenza dell’Arnas Civico di Palermo.

“Così sono stati posti in essere provvedimenti di tipo formativo, culturale e anche strutturale – prosegue –. A dimostrarlo sono stati la scuola di Specializzazione nata prima lì e poi a Palermo, il percorso degli specializzandi internisti obbligatorio nei Ps, cosa che non succede a Palermo. Ma un altro aspetto fondamentale è che Catania in 20 anni ha realizzato  tre aree dell’emergenza costruite ex novo nell’area metropolitana, mentre a Palermo ci sono stati solo dei “rimaneggiamenti”. Tutto questo fa emergere il perché negli ospedali catanesi non si registri, se non eccezionalmente, carenza di personale medico, a differenza del resto della Sicilia”.

“Quando una struttura dal punto di vista logistico accompagna ed è coerente con le nuove logiche organizzative di flusso di lavoro l’operatore si sente più gratificato e al sicuro. Questo non succede negli altri ospedali, e persino al Civico, dove esistono le reti tempo-dipendenti, i limiti strutturali costringono a spostare i pazienti nei vari padiglioni/edifici con le unità specifiche per la cura del paziente, e mi dispiace che i fondi siano stati congelati, non permettendo così di creare una condizione organizzativa strutturale più confacente, evitando, come per le reti tempo-dipendenti, lo spostamento dei pazienti da un edificio all’altro con l’ambulanza”.

Il quadro normativo

Il sistema di emergenza-urgenza in Italia è regolato da una serie di atti normativi chiave. Il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 ha stabilito le condizioni per l’assistenza sanitaria di emergenza a livello nazionale, introducendo i criteri per la gestione dei Pronto Soccorso e dei servizi di emergenza-urgenza. Successivamente, un Atto di Intesa tra Stato e Regioni l’11 aprile 1996 ha approvato le linee guida sul sistema di emergenza sanitaria, stabilendo la rete dei servizi di emergenza e le modalità di intervento coordinato tra ospedali e servizi territoriali. Inoltre, il Decreto Ministeriale del 2 aprile 2015 n. 70 ha specificato gli standard per l’assistenza ospedaliera, definendo chiaramente la struttura e le funzioni del Pronto Soccorso e del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA).

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, riflettori su Taormina tra Nations Award, Ponte e Castello CLICCA PER IL VIDEO

Puntata speciale di Bar Sicilia a Taormina. Ospiti Michel Curatolo, Valerio Mele, Nino Germanà e Filippo Romano.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.