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Sabato 25 ottobre ai Cantieri Culturali

Palermo, arriva il Linux Day 2025: Free Circle porta la libertà digitale nel palmo della mano, tra open source e privacy

mercoledì 22 Ottobre 2025

Arriva a Palermo il Linux Day 2025, l’appuntamento nazionale dedicato al software libero e alla cultura open. Si svolgerà il 25 ottobre ai Cantieri Culturali della Zisa, con un tema che parla al cuore dell’era digitale: “Open Mobile Experience. Privacy e libertà nel palmo della mano.”

Il Linux Day è la principale manifestazione italiana dedicata al software libero, all’open source e alla condivisione del sapere. Nato nel 2001, è diventato negli anni un punto di riferimento per comunità di sviluppatori, attivisti, ricercatori e semplici appassionati che, in tutta Italia, organizzano eventi diffusi e indipendenti per promuovere la conoscenza e la libertà digitale.

L’edizione palermitana del 2025, organizzata da Free Circle, si annuncia come un viaggio tra innovazione e diritti, con uno sguardo particolare sul mondo mobile: come proteggere i propri dati, utilizzare strumenti aperti e immaginare un futuro tecnologico più etico e trasparente.

Un viaggio tra innovazione e diritti digitali, per capire come proteggere i nostri dati, sfruttare al meglio le potenzialità del software libero e immaginare un futuro più sicuro e trasparente.

Gli smartphone, oggi, sono il centro delle nostre vite. Racchiudono lavoro, comunicazioni, identità digitale e memoria personale. Ma la stessa centralità li rende terreno fertile per problemi di sorveglianza, tracciamento e dipendenza da piattaforme proprietarie. Il Linux Day 2025 prova a rispondere a queste tematiche, offrendo un’occasione concreta di confronto su soluzioni aperte e sostenibili.

Una giornata di seminari, talk e laboratori aperti a tutti, dedicata a chi desidera riprendere il controllo del proprio dispositivo e, con esso, della propria libertà digitale.

 

Gli interventi previsti

 

Reti 5G e software libero: potenzialità e rischi di un ecosistema aperto

 

5G-telefoniaNegli ultimi anni, le reti di telecomunicazione hanno vissuto una rivoluzione silenziosa: funzioni un tempo riservate ad hardware specializzato vengono oggi gestite da software eseguibili su piattaforme standard.

Durante il talk “Strumenti Open Source per le reti cellulari 5G: opportunità e rischi”, verrà mostrato come sia possibile costruire e testare un’infrastruttura completa di rete 5G utilizzando strumenti liberi e piattaforme di Software-Defined Radio.

Un approccio che apre la strada a reti private a basso costo e sperimentazioni didattiche, ma che al tempo stesso solleva interrogativi cruciali su sicurezza, governance e vulnerabilità. Il 5G open source, dunque, come simbolo di libertà tecnologica, ma anche di responsabilità collettiva.

 

 

Il talk “Prendere il controllo dei nostri telefoni e dargli una seconda vita!” racconta l’esperienza della comunità postmarketOS, progetto internazionale che sviluppa software libero per prolungare la vita dei dispositivi mobili fino al loro effettivo fine fisico, non commerciale.

Il sistema operativo postmarketOS, compatibile con oltre 500 modelli di telefoni e tablet, rappresenta una forma concreta di resistenza all’obsolescenza programmata: consente di sostituire Android o iOS con un sistema aperto, aggiornabile e sostenuto da una comunità globale di sviluppatori.

Il talk mostrerà i progetti paralleli che permettono di portare l’ambiente desktop su smartphone, le strategie di collaborazione tra team e la filosofia “upstream first” che guida lo sviluppo. Una finestra sulla possibilità, per ogni utente, di rimettere in vita ciò che l’industria considera superato.

 

Mobian: Debian nel palmo della mano

 

Con “Mobian, la sottile buccia che porta Debian sui dispositivi mobili”, si entra nel mondo di Debian Mobile, dove la solidità di una delle distribuzioni più longeve al mondo incontra l’innovazione del mobile computing.

Mobian è un progetto mantenuto da un piccolo gruppo di sviluppatori: grazie all’approccio “upstream first”, alle pipeline automatiche e alla scelta di mantenere all’interno del progetto solo i pacchetti necessari al funzionamento sui dispositivi mobili supportati, il progetto può scalare in base al numero di sviluppatori disponibili.

Mobian fornisce i kernel e alcuni adattamenti specifici per il dispositivo, il resto è la normale Debian di sempre. I kernel sono generalmente molto vicini al kernel “mainline” e gli autori si impegnano a proporre le loro patch per l’inclusione nell’upstream comune.

Mobian rende disponibile, oltre allo storico ambiente Phosh basato su librerie GTK, anche l’ambiente Plasma Mobile basato su Qt (dal rilascio trixie nel 2025, anche come immagine ufficiale di rilascio stabile). Questa presentazione verterà sulla gestione dei kernel all’interno di Mobian, sull’attuale stato delle principali funzionalità su alcuni dei dispositivi supportati e sull’ambiente grafico Plasma Mobile.

Il talk offrirà una panoramica sullo stato del progetto, sulle funzionalità attive sui dispositivi supportati e su come Debian stia ridefinendo il concetto di libertà nel mobile.

 

Flutter, l’open source secondo Google: un modello di successo

 

Tra le esperienze più significative del software libero moderno c’è Flutter, il framework open source di Google per lo sviluppo multipiattaforma.

Nel talk “Flutter: un esempio di successo open source” verranno approfondite le fondamenta aperte del progetto — dal linguaggio Dart al rendering engine Skia/Impeller — e la sua crescita come ecosistema partecipato.

L’intervento mostrerà il ruolo della comunità di pub.dev, le pratiche di governance trasparente e il valore dell’approccio collaborativo che ha trasformato Flutter in uno strumento accessibile per sviluppatori di ogni livello.

Spazio anche all’integrazione con Linux desktop, che rende il progetto un tassello cruciale del futuro open source. Flutter diventa così l’esempio di come un modello aperto possa convivere con una grande realtà aziendale, quando la trasparenza e la partecipazione diventano motori di innovazione.

Il talk dimostrerà come Flutter incarni i principi di trasparenza e innovazione guidata dalle community, rendendolo un potente strumento multipiattaforma e un esempio di progetto Open Source fiorente.

 

Matrix: comunicare in modo sicuro e decentralizzato

 

La privacy delle comunicazioni è oggi una delle temi centrali del mondo digitale. Il protocollo Matrix, protagonista del talk “Matrix, il futuro della comunicazione cifrata e decentralizzata”, propone una soluzione innovativa: una rete federata che consente messaggistica sicura e interoperabile tra piattaforme diverse.

Grazie alla crittografia end-to-end e a una struttura basata su server indipendenti, Matrix permette di comunicare in modo protetto e libero, restituendo all’utente il controllo sui propri dati.

Durante il talk si discuterà delle differenze rispetto ai modelli centralizzati delle grandi piattaforme di messaggistica, delle potenzialità di integrazione con altre reti e delle esperienze pratiche di adozione. Un invito a riscoprire il valore della privacy come bene collettivo, non come optional tecnologico.

 

OpenStreetMap: la mappa intelligente, umana, condivisa

 

OpenStreetMap (OSM) è più di una mappa: è una forma di intelligenza collettiva. Il talk “OpenStreetMap: intelligente, umana, condivisa” racconterà come, da un gesto semplice come aggiungere un punto su una mappa, nasca un archivio globale e condiviso di conoscenze geografiche, usato oggi in emergenze umanitarie, pianificazione urbana e ricerca.

A Palermo, la comunità OSM ha creato centinaia di mappe tematiche (uMap) dedicate a mobilità, sicurezza stradale, patrimonio storico e memoria civile. Ora, grazie all’integrazione con l’Intelligenza Artificiale, OSM evolve in una piattaforma ancora più dinamica, capace di combinare partecipazione umana e automazione etica.

Una riflessione su come la conoscenza condivisa del territorio possa diventare motore di cittadinanza attiva e innovazione.

 

Smartphone liberi (o quasi): un mondo senza Google è possibile?

 

Il talk “Smartphone liberi (o quasi). Senza Google si può?” affronterà una delle domande più scomode del digitale contemporaneo: quanto siamo davvero liberi nell’uso del nostro telefono?

Ogni dispositivo Android è fornito con un pacchetto di applicazioni preinstallate — da Google a Facebook — spesso impossibili da rimuovere, che raccolgono enormi quantità di dati personali. Durante l’intervento verranno illustrate strategie pratiche per limitare o disattivare le app più invasive, installare store alternativi e utilizzare applicazioni etiche e rispettose della privacy.

L’obiettivo: restituire agli utenti la consapevolezza che esistono alternative concrete e che la libertà digitale non è un lusso per esperti, ma un diritto di tutti.

Per tornare a casa con la consapevolezza che installare app meno note, ma più rispettose di noi stessi è più facile di quanto sembri: bastava sapere che non esiste solo il play store di google, ma altri canali (store) che hanno la mission del software libero… ed esistono smartphone etici!

 

Tor sui dispositivi mobili, l’anonimato in movimento: casi d’uso, stato dell’arte e anticipazioni

 

“Anonymity loves company” e gli smartphone sono l’unica porta di accesso ad internet per la stragrande maggioranza degli umani nel 2025.

Il progetto Tor è da anni sinonimo di anonimato e libertà in rete. Nel talk “Tor sui dispositivi mobili: casi d’uso, stato dell’arte e anticipazioni”, i relatori analizzeranno la presenza crescente di Tor nei sistemi mobili, in un mondo dove per miliardi di persone lo smartphone è l’unico punto di accesso a Internet.

Verranno presentate le soluzioni più efficaci per navigare in sicurezza, evitare la sorveglianza, difendersi dalla censura e mantenere un equilibrio tra usabilità e anonimato. Tor, in questo contesto, non è solo uno strumento tecnico, ma un manifesto politico della libertà digitale, capace di evolversi insieme ai bisogni reali delle persone.

 

Linux Day 2025 Palermo: laboratorio aperto di “consapevolezza digitale”

 

Linux Day – foto edizione 2024

Il Linux Day 2025 ai Cantieri Culturali della Zisa sarà dunque un laboratorio aperto di consapevolezza digitale. Una giornata per imparare, condividere e sperimentare, ma soprattutto per capire che l’innovazione non è soltanto una questione tecnologica: è una scelta culturale e politica.

Tra stand, talk e incontri, Palermo diventerà per un giorno il centro dell’open source. Un’occasione per avvicinare nuovi utenti, creare connessioni tra sviluppatori e cittadini, e dimostrare che la libertà digitale è una responsabilità collettiva.

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