“Le entrate del Comune risentono della crisi della finanza locale con tagli e ritardi nei trasferimenti e di una rigidità della leva fiscale – ad affermarlo l’assessore comunale al Bilancio, Antonino Gentile -. “Ma anche di un particolare scollamento del patto contributivo con il cittadino. Obiettivo principale è stato, pertanto, l’individuazione di un più efficiente modello operativo di contrasto all’evasione e di servizi al contribuente, anche con il supporto di specifiche realizzazioni informatiche”.
Gentile interviene, così, sul tema dei conti del Comune di Palermo, proprio a pochi giorni dall’approvazione del Bilancio di previsione 2017. E annuncia che, domani, verrà illustrato alla stampa, il piano predisposto dall’amministrazione comunale, per contrastare l’evasione tributaria in città.
“Da un lato, dalla carta al digitale attraverso la diffusione dell’uso del cassetto fiscale per dialogare con il Comune e dai pagamenti on line; dall’altro, un piano di controlli che riduca i tempi intercorrenti fra l’inadempimento e l’accertamento, e che si accompagni a un efficace incremento del tasso di riscossione”.
“Inoltre – ha continuato l’assessore comunale – devono essere previsti nuovi regolamenti che consentano una facilitazione dei pagamenti, come ad esempio: rateizzazione dei debiti ed estensione a cinque anni della possibilità di utilizzare il ravvedimento operoso per adempiere. Questo deve produrre meno sanzioni e più adempimento spontaneo. Nessuna lotta all’evasione contro i cittadini, ma a favore dei cittadini che rispettano la legalità”.
Un piano sicuramente complesso che, proprio in tema di evasione tributaria, negli anni scorsi non ha portato a risultati positivi e, conseguentemente, a entrate finanziarie nelle casse del Comune.
Poi Gentile ha snocciolato cifre e dati presenti nel Bilancio di previsione. “Sul versante uscite, si è tenuto conto dei fabbisogni sulla base della spesa storica, rimodulata in funzione degli equilibri di bilancio. Abbiamo predisposto un’adeguata copertura finanziaria nell’ipotesi di potenziali fabbisogni nel corso dell’esercizio e si è provveduto ad effettuare accantonamenti per i rischi di soccombenza in contenzioso per oltre 32 milioni nel triennio 2017/2019, che si aggiungono ai 44 milioni già accantonati, e oltre 12 milioni nel triennio per perdite delle partecipate. A ciò abbiamo aggiunto 80 milioni di accantonamento obbligatorio nel solo 2017, per far fronte alla dubbia esigibilità di crediti che scaturisce dal basso tasso di riscossione conseguito negli anni passati“.
“Per quanto riguarda le partecipate – ha aggiunto Gentile – sono stanziati in bilancio per il 2017: 10.137.477 di euro per AMG energia, 8.070.387 per Amap, 73. 177.704 per Amat, 130.847.381 per Rap, 11.291.100 per Sispi, 33 mln per Reset, cui si aggiunge 1 milione di euro riconosciuti, in sede di emendamenti, per attività aggiuntive al contratto di servizio e straordinarie”.
Soldi che, comunque, riguardano il previsionale, e, quindi, non destinati ad investimenti, ma più che altro ad arginare i conti delle aziende che non godono certamente di buona salute. Come abbiamo già scritto sul nostro giornale, in particolare per Rap, Amat e Reset.
“La necessità di interventi correttivi – ha concluso l’assessore comunale alle Finanze – per ridurre ed eliminare i fattori di criticità sono emerse, con evidenza, dalle audizioni del presidenti delle partecipate e dal dibattito consiliare. Sarà il bilancio 2018/2020 che avrà in carico l’eredità delle problematiche genetiche e gestionali delle partecipate e che dovrà ricercare soluzioni strutturali e non emergenziali”.
Infatti, il vero “scoglio” da superare, come da molti consiglieri ribadito durante la sessione del bilancio, sarà quando si dovrà affrontare la manovra finanziaria per il 2018. E per quella data, anche sul versante politico (sarà l’anno delle elezioni nazionali), capiremo quale potrà essere il “futuro” di questa consiliatura.