La “precaria” condizione dell’assistenza disabili in Sicilia rimane uno dei temi più caldi. A Palermo poi troppo spesso accade che nelle scuole vi siano disagi legati al fatto che ai ragazzi disabili non viene garantito il servizio di assistenza, oltre a quello dell’insegnante di sostegno, degli operatori specializzati che garantisce un migliore inserimento e integrazione da parte dello studente all’interno del gruppo classe.
In alcuni casi arriva a 80 il numero di ore di assistenza specialistica negate al singolo minore disabile, ma spettanti per legge. Il Comune di Palermo, infatti, con la nota del 9 aprile scorso ha chiarito che le ore previste nel contratto degli operatori specializzati e degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, ma non svolte per assenze o festività, non possono più essere recuperate in giorni e settimane successive.
A tale proposito, questa mattina, si è tenuto un sit-in di protesta davanti a Palazzo delle Aquile a cui ha partecipato, insieme agli assistenti specializzati (prof. A – B – C) del Comune di Palermo, anche Viviana Lo Monaco consigliere comunale del M5s che afferma “Tutto questo è inaccettabile e, nella doppia veste di consigliera comunale e di insegnante di sostegno, oggi anche io non posso fare a meno di protestare per denunciare, ancora una volta, simili ingiustizie”.
Il MoVimento 5 Stelle, in questi mesi, dentro l’Aula consiliare si è occupato più volte dell’argomento, puntando i riflettori prima sui ritardi di inizio anno scolastico, il due novembre 2017 non era ancora stato avviato il servizio per i circa 1000 alunni disabili gravi, dopo sulla suddivisione dell’incarico in tre contratti, il secondo dei quali andava da gennaio ad aprile.
Dunque, “Perché scegliere la data di fine aprile e non direttamente la conclusione delle lezioni a giugno, considerato che stiamo parlando di diritto allo studio, di un servizio essenziale erogato per legge dagli enti locali, che non prevede deroga alcuna?“- si chiede Viviana Lo Monaco che continua – L’amara risposta la constatiamo a distanza di alcuni mesi, sembrerebbe che il comune di Palermo non abbia stanziato risorse sufficienti a coprire le ore di assistenza specialistica per tutti i minori in elenco”.
“Quindi, già a maggio dell’anno precedente il Comune conosceva il numero di alunni certificati ai sensi della legge 104/92, art. 3 comma 3, cui spetta, per l’appunto, il supporto di un assistente/operatore specializzato, oltre all’insegnante di sostegno, a garanzia di una piena inclusione all’interno della classe”.
Già quattro mesi prima di settembre, Palazzo delle Aquile avrebbe avuto tutto il tempo di stimare accuratamente le somme da stanziare. Invece, il terzo contratto si è trasformato in un apparente “contentino”, in quanto le ore di cui godranno i minori disabili rappresenterebbero, di fatto, solo una parte di quelle loro spettanti, permettendo così all’Amministrazione comunale di “rosicchiare” somme, risparmiando su servizi obbligatori per legge, destinati alle persone disabili e alle scuole.
“Alla base della protesta – conclude Viviana Lo Monaco – c’è la sospensione dei recuperi che hanno tolto ore ai nostri alunni ed a noi lavoratori e la precarietà di un servizio di eccellenza che non parte mai con l’inizio dell’anno scolastico, che è soggetto a blocchi temporanei e che non permette condizioni lavorative dignitose per alunni e operatori”.