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Palermo, aula bunker: cerimonia di intitolazione a Falcone e Borsellino CLICCA PER FOTO E VIDEO

sabato 12 Novembre 2022

«Il ricordo dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da trent’anni ormai, resta indelebile nelle nostre coscienze e nei nostri cuori, nella consapevolezza che ciascuno deve fare la propria parte nel contrasto alla criminalità organizzata: politica, magistratura, forze dell’ordine e società civile, a partire dai nostri giovani. Per loro dobbiamo coltivare la memoria di quanti hanno sacrificato la vita per servire lo Stato».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha partecipato  nel pomeriggio di oggi alla cerimonia di intitolazione dell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo ai due magistrati uccisi dalla mafia, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. «La giornata odierna – ha aggiunto – costituisce un ulteriore tassello per onorare non soltanto i giudici Falcone e Borsellino ma tutte le vittime di mafia».

Il Maxiprocesso alla mafia ha segnato una linea di demarcazione indelebile nella lotta dello Stato a Cosa nostra. L’Aula bunker del carcere Ucciardone è il luogo simbolo del “Maxi” e intitolarlo a coloro che possono essere considerati i “padri” di quel processo, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è un atto doveroso nei confronti dei due uomini dello Stato che hanno svelato al Paese il vero volto dell’organizzazione mafiosa e che, proprio grazie al Maxiprocesso, hanno fatto crollare il mito di una mafia invincibile“. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla durante l’intitolazione dell’Aula bunker del carcere Ucciardone ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell’ambito della Giornata conclusiva di commemorazione dei trent’anni delle stragi di Capaci e via D’Amelio. “Per un momento così importante e denso di significati – ha aggiunto – ringrazio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che testimonia la vicinanza dello Stato alla nostra città nel contrasto quotidiano alla criminalità organizzata

Quest’ aula è il luogo della prima grande sconfitta della mafia siciliana e se maxiprocesso è stato uno spartiacque della lotta giudiziaria alle cosche, perché segna la sconfitta del mito dell’invincibilità dei boss, lo dobbiamo a Falcone e Borsellino e al loro lavoro“. Lo ha detto David Ermini, vicepresidente del Csm, nel corso della cerimonia di intitolazione dell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Quest’aula è indissolubilmente legata a loro assurge a simbolo della vittoria del diritto sulla protervia mafiosa. Nel nome di Falcone e Borsellino è cresciuta nei cittadini l’indignazione verso il potere criminale e sono state spezzate le catene della paura

Non abbiamo dimenticato l’orrore delle stragi e vogliamo dare vita a un perdurante processo di riflessione che, muovendo dagli errori del passato, guardi alle nuove generazioni per suscitare nei ragazzi un interesse sincero verso i temi della lotta alla mafia“. Lo ha detto la presidente dell’Anm di Palermo Clelia Maltese nel corso della cerimonia di intitolazione dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove fu celebrato il maxiprocesso a Cosa nostra, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alla manifestazione, voluta dall’Anm, dalla Fondazione Occorsio e dalla Fondazione Progetto Legalità, partecipano anche il Capo dello Stato e ministri dell’Interno e della Giustizia. “Occorre raccontare il male sociale per immaginare il bene – ha aggiunto Maltese – Perciò insieme alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo abbiamo deciso di chiudere la giornata con centinaia di studenti per la rappresentazione del Requiem della mafia, un’opera di sette compositori che, nel 1992, reagirono con la musica alla tragedia delle stragi“.

Il dolore delle vittime è anche il nostro ed è sempre vivo e spesso non neppure lenito dall’accertamento della verità“. Con queste parole il presidente della corte d’appello di Palermo Matteo Frasca ha aperto la cerimonia di intitolazione dell’aula bunker di Palermo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alla manifestazione, voluta dall’ANM, partecipano anche il Capo dello Stato e i ministri della Giustizia e dell’Interno. “In quest’aula, esempio unico di efficienza nell’edilizia giudiziaria, costruita in sei mesi per lo svolgimento del maxi processo, grazie al lavoro unico di Falcone e Borsellino, alle loro intuizioni e alla loro rivoluzionaria consapevolezza della specificità Cosa nostra si è potuto celebrare un dibattimento che ha segnatola storia della lotta alla mafia“, ha aggiunto. Frasca ha ricordato l’isolamento e gli.attacchi subiti specialmente da Falcone e il senso dello Stato dei due giudici che, nonostante le difficoltà, non si sono mai fermati e hanno sempre manifestato il loro rispetto per le istituzioni”. “La lotta alla mafia – ha concluso – deve essere sempre al centro dell’agenda politica del governo e del Parlamento, della magistratura e della società civile. E’ necessario che ciascuno senza compromessi scelga da che parte stare con i fatti

Alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stata scoperta la targa all’ingresso dell’aula bunker del carcere Ucciardone, intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Presenti anche Lucia e Manfredi Borsellino, figli del giudice ucciso in via D’Amelio, e Maria Falcone, sorella di Giovanni.

Rispetto le opinioni di tutti e ognuno è libero di pensare ciò che crede. Io so quello che pensa questa città so cosa significa fare il sindaco di questa città e so che nessun tipo di ombra grava o può gravare su questa amministrazione“. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, rispondendo ai cronisti a margine della chiusura del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio sulla scelta dell’ex magistrato Alfredo Morvillo di non partecipare all’evento nell’aula bunker dell’Ucciardone alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è arrivato nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo per la celebrazione di chiusura del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Ad accoglierlo il sindaco Roberto Lagalla, il governatore della Sicilia Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea siciliana Gaetano Galvagno e il prefetto reggente Anna Aurora Colosimo.

 

 

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