Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che questa mattina ha presieduto una conferenza stampa per illustrare l’operato della giunta nei primi sei mesi di mandato, ha risposto alle critiche di una parte dell’opposizione che aveva puntato il dito sulla mancanza del parere dei revisori dei conti sul bilancio consolidato approvato prima del 31 dicembre.
“In nome di un obiettivo sono stati aggirati regolamento, statuto e ruolo del consiglio. Così è stato impedito ai legittimi interlocutori, cioè ai consiglieri, di ricevere preventivamente le informazioni necessarie per l’esercizio del proprio mandato”, aveva dichiarato Concetta Amella, M5S.
“Avere forzato i tempi rappresenta un precedente molto inquietante e pericoloso sul quale non possiamo passare sopra – il commento di Ugo Forello e Giulia Argiroffi, Oso -. Per questo motivo, i prossimi giorni presenteremo alla Procura della Repubblica un esposto per accertare possibili ipotesi di concorso in abuso d’ufficio”.
“Il bilancio consolidato è un documento contabile accessorio ai fini informativi – ha ribattuto Lagalla – , richiesto per poter procedere alla stabilizzazione di una serie di operatori del sociale. Anche questo era stato esitato circa 15 giorni fa dalla giunta comunale e trasferito ai revisori dei conti per il parere prima che arrivasse al consiglio comunale per l’inserimento all’ordine del giorno. I revisori dei conti, come hanno dichiarato in una nota, hanno evidentemente dovuto seguire i lavori di approvazione del bilancio 22-24 in aula e hanno tardato a emettere la relazione compiuta – ha spiegato -. Per cui, il 31 dicembre, proprio per evitare un danno maggiore cioè quello della perdita della premialità economica e quello di lasciare lavoratori che avrebbero migliorato lo standard e il lavoro dei nostri servizi sociali lasciandoli nella incertezza del precariato, il consiglio nella sua autonomia si è determinato ad acquisire un parere preventivo informale, una sorta di nulla osta, da parte dei revisori dei conti stante anche il carattere informativo del bilancio consolidato e a procedere per poter chiudere un’operazione che dal punto di vista sociale e dell’interesse pubblico prevale su qualunque altro elemento che ovviamente non sia portatore di illiceità e illegittimità o illecito arricchimento”.