Si è svolta stamattina, allo stadio Renzo Barbera, la conferenza stampa pre-partita in vista del match contro il Cagliari. Corini ha anticipato le domande dei giornalisti rivolgendo un ricordo a Sinisa Mihajlovic, scomparso ieri. “E’ stato un grande giocatore e allenatore. In questi 3 anni e mezzo ha affrontato la malattia con grande forza d’animo e coraggio. È stato un esempio per tutti“.
Palermo-Cagliari è una sfida abbastanza particolare per i tifosi rosanero, che vedranno l’uno contro l’altro due stelle che hanno segnato il passato: Corini vs Liverani. Una vera e propria sfida tra registi. “Con Fabio ci siamo affrontati tante volte in campo. Siamo stati giocatori nel Palermo in due epoche diverse anche se molto vicine. Il mio Palermo ha tracciato una linea, una strada, e quello di Fabio ha fatto altrettanto bene raggiungendo quella finale di Coppa Italia. Sono stati forse gli 8/9 anni migliori della storia del Palermo, per risultato, impatto ed entusiasmo che si era creato. Anche se giocavamo nella stessa posizione ognuno di noi aveva il suo stile. È un allenatore che stimo e dunque è un piacere affrontarlo“.
Sempre riferito al Cagliari il mister ha dichiarato: “E’ una squadra che ha dei valori importanti ma so cosa vuol dire allenare una squadra che ha l’obiettivo di vincere, che è stata appena retrocessa, e dove ci sono tante difficoltà da affrontare. La rosa e la qualità dei giocatori è di alto livello. Poi il calcio è anche complicato perché ci sono dei valori complessivi, situazioni da leggere, anche mentali. Aver vinto la partita contro il Perugia certifica che comunque anche in una situazione di difficoltà hanno delle risorse importanti. Sono riusciti a vince una partita che sembrava orientata sul 2-0. Dopo il pari del Perugia poteva succedere qualsiasi cosa. Sono poi riusciti comunque a vincerla“.
Sarà difficile vedere domani Bettella dal primo minuto. Il difensore infatti ha un affaticamento muscolare e le sue condizioni sono ancora da valutare. Su Buttaro invece la speranza è di recuperarlo a inizio ritiro, dopo la chiusura della partita di Brescia.
“Con la società c’è un confronto continuo. Non vado sul numero di giocatori che devono arrivare, vado sulla qualità e la personalità che devono avere per giocare nel Palermo. Chi arriva deve essere di un livello tale da innalzare la nostra qualità complessiva“. Così il mister sul capitolo mercato. “Ognuno dei miei ragazzi fa delle valutazioni personali rispetto a quello che è stato l’impiego in queste 17 partite. Le mie richiesta alla società è che sicuramente voglio una rosa meno ampia. A volte anche strutturare gli allenamenti è difficile quando hai 26 giocatori a disposizione. Io sarò molto diretto e corretto nei loro confronti e di conseguenza la mia indicazione è quella di avere meno giocatori in movimento e se possibile alzare il livello della nostra rosa“. Il mister ha chiuso la questione ribadendo che l’esclusione di alcuni giocatori, come Lancini, che “ha pagato l’ottimo campionato di Nedelcearu“, è stata una scelta esclusivamente tecnica.
La notizia della settimana è stata sicuramente la convocazione di Brunori per lo stage della Nazionale a Coverciano. L’annuncio ha entusiasmato i tifosi ed anche Corini si è detto molto contento: “Oltre che una grande soddisfazione personale è anche una soddisfazione per tutta la tifoseria, la squadra e la società, perché comunque vuol dire che il Palermo dopo qualche hanno in serie minori sta tornando alla ribalta. Un nostro giocatore è stato convocato in Nazionale, dunque si sta riprendendo quello che il Palermo per tanti anni ha rappresentato. Questo è un piccolo inizio, qualcosa di bello a cui appigliarsi per far si che il Palermo costruisca un’altra storia altrettanto importante. Siamo tutti contenti, Matteo se lo merita. Anche se il Palermo l’anno scorso giocava in serie C ha fatto tanti gol e si sta confermando in questa prima parte di campionato. La convocazione certifica il suo rendimento e le sue qualità“.
“Credo ci sia stata una continuità delle prestazioni e una crescita costante rispetto anche al fatto che quando perdi con il Cosenza e il Venezia viene declinato tutto in negativo. Dalla partita contro il Pisa la squadra sia cresciuta in consapevolezza. Abbiamo cercato di lavorare per dare una stabilità tattica alla squadra e nelle ultime due partite di avere anche più possibilità, variando anche il piano tattico e cambiando anche in base all’attitudine, alle caratteristiche dei giocatori che iniziavano la partita o subentravano – così ha risposto il mister in merito al modulo in campo e la disposizione dei sui 11 in campo –. La squadra si conosce meglio. Il tentativo è quello di recuperare giocatori che in questa prima parte e per tantissimi motivi non sono riusciti a rendere come ci aspettavamo. Visto che la squadra ha trovato stabilità l’obiettivo è quello di recuperare giocatori che alzino sempre di più il livello“.
“Spesso ho detto che dopo Terni che quello che avevo in testa in quel momento aveva bisogno di un percorso medio lungo e che il campionato non poteva aspettarci. Dunque – ha aggiunto – ho cercato in quel momento come trovare stabilità che solo il risultato ti può dare. Stiamo crescendo, vogliamo fare una grande partita con il Cagliari e chiudere poi con il Brescia il girone di andata nel miglior modo possibile”.
Nella partita di domenica scorsa, a Ferrara, per la prima volta da inizio stagione il Palermo da una situazione di svantaggio è riuscito nella rimonta. “Quando si parla di un percorso di crescita c’è anche questo aspetto. Andare sotto e pareggiare la partita è un mattoncino importante nella conoscenza reciproca della struttura che vogliamo dare alla nostra squadra sia a livello tecnico-tattico ma anche mentale e caratteriale. Adesso aspettiamo una rimonta completa, se dovesse risuccedere“.
Contro la Spal Corini ha deciso di schierare a centrocampo l’inedita coppia Stulac-Gomes: “Era un pensiero che avevo e stavo cercando il momento giusto e trovare la partita che mettesse Stulac nella condizione di far vedere il giocatore che è. Ha fatto 65 minuti buoni ed ha fatto un ottima prestazione. Mi aspetto molto. Voglio dargli continuità e domani scenderà in campo“.
Su Saric: “Stava trovando una buona condizione ma poi ha avuto un infortunio che l’ha rallentato. L’ho messo dentro negli ultimi spezzoni delle ultime due partite. Deve continuare a lavorare, lo stiamo aspettando. Abbiamo la piena consapevolezza del valore che ci può dare. È un percorso che stiamo facendo insieme a lui e sono convinto che con il tempo farà vedere le sue qualità“.
Su Nedelcearu: “Ha dimostrato una professionalità incredibile, non è stato facile quando ci ha comunicato il lutto la mattina della partita contro la Spal. Non è stato facile comunicare con lui alla squadra quello che gli era successo ma lì abbiamo trovato le energie attraverso quello che lui ci ha trasmesso in quel momento di difficoltà personale, nel voler esserci, nell’aver fatto quel tipo di prestazione. Dopo il permesso è ritornato a lavorare giovedì e sta bene“.
Corni ha terminato la conferenza facendo il punto su una questione abbastanza particolare. Fin’ora non sono arrivati gol dalla panchina: “E’ un dato oggettivo ma penso al palo di Vido contro il Sudtirol o l’occasione di Soleri a Benevento, e potrei raccontare anche altre situazioni. Sicuramente dobbiamo migliorare da questo punto di vista ma c’è stata anche un pizzico di sfortuna”.