
“Provate a chiudervi in 12 metri quadri, compreso il letto, magari con un’altra persona, senza aria condizionata o ventilatore, con una finestra di 50 centimetri x 50 senza acqua gradevole nel rubinetto, solo per qualche ora al giorno, con il vaso per i vostri bisogni fisiologici nel piccolo angolo dove c’è un fornellino da campeggio per preparare qualcosa che somigli ad un pasto, con gli ingredienti comprati con il sopravitto”. Lo dice Pino Apprendi Garante dei diritti dei detenuti di Palermo.
“Per consumare – prosegue – il pasto uno dovrà sedersi a bordo letto e l’altro sullo sgabello senza spalliera, posate il computer e il telefono cellulare, uscite 1/2 ore ogni 24 ore e poi fate sapere quanto resisterete.
Ci vorrà lo psicologo dopo mezza giornata, come è successo quando siamo stati chiusi per il Covid pur avendo riscaldamenti aria condizionata, telefoni cellulari e PC, acqua e cibo a volontà, balconi e finestre dove abbiamo cantato.
Per 3 giorni, questa settimana ii detenuti dell’Ucciardone hanno protestato con la battitura, la cosa è stata ignorata da tutti”, conclude.