Poco meno di un anno. Per la precisione, 52 settimane, 359 giorni, 8.616 ore, 516.960 minuti. È il tempo – secondo più, secondo meno – che ci separa da quando, forse, le oltre mille bare in attesa di sepoltura a Palermo troveranno finalmente pace. Parola del sindaco Lagalla, che a corredo delle ultime commemorazioni dei defunti, ha commentato la situazione del cimitero di Santa Maria dei Rotoli. E ha provato a rassicurare i palermitani che da oltre due anni chiedono di poter portare un fiore sulla tomba dei propri cari. E che finora non hanno potuto far altro che guardare impolverarsi quelle bare impilate nei depositi, al chiuso o a cielo aperto, alle pendici di monte Pellegrino.
“Questo cimitero – ha detto il primo cittadino – ha dei deficit strutturali ai quali bisognerà mettere ulteriore mano attraverso una riqualificazione complessiva. Spero che, così come avevo detto, nel giro di un anno la vicenda delle bare insepolte possa essere risolta. Siamo già a 1.100. Significa trecento in meno di quelle che abbiamo trovato avendo dato anche copertura in nuovi arrivi Mi auguro che nel giro di un anno, se in tre mesi si è fatto questo, si possa mettere fine a questa tristissima vicenda e iniziare lavori di riqualificazione del cimitero”.
Il conto alla rovescia è, dunque, iniziato.