Grande festa al Renzo Barbera per i 125 anni del club di viale del Fante. Il Palermo, oggi in campo con la maglietta celebrativa, festeggia, come meglio non poteva, un compleanno stellare, regalandosi una preziosa vittoria contro il Pescara. Termina, infatti, 5-0 il match valido per l’undicesima giornata del campionato di serie B. Protagonista assoluto di giornata Pierozzi. Per il numero 27, oggi richiamato a coprire in lungo e in largo la fascia destra, un gol per tempo e un assist per la rete del momentaneo 2-0 di Segre. A segno anche Brunori, per lui primo centro stagionale che spezza il lungo digiuno, e Diakité.
I 27.077 tifosi rosanero oggi presenti tra gli spalti hanno così assistito allo spettacolo pre gara e al trionfo della compagine di Inzaghi, che ha ritrovato la vittoria dopo le due sconfitte consecutive con Catanzaro e Monza. I rosa sono adesso quinti, a diciannove punti, a tre lunghezze dai canarini e dal Frosinone, attualmente a quota 21.
Per il tecnico piacentino una sola certezza: vietato sbagliare. Tra graditi ritorni e grandi esclusi, è la difesa il reparto con maggiori cambiamenti. Tra i pali confermato Joronen, mentre Bani riparte dopo l’infortunio al centro della difesa. Completano il terzetto in difesa Bereszynski, preferito a Diakité, e Ceccaroni. Scala la propria posizione Pierozzi, quinto a destra, mentre al suo opposto l’inamovibile Augello. Turno di riposo per Segre e a fare coppia con Ranocchia è Gomes. Indietreggia a centrocampo Palumbo, mentre in attacco Le Douaron si avvicina al fianco di Pohjanpalo.
I siciliani parto subito forte in pressing, gestendo il possesso palla, ma alla prima sbavatura del match, al settimo minuto di gioco, è il Pescare ad allertare Joronen, bravo a mettere una pezza, sull’errore a metà campo dei compagni, sulla conclusione di testa Di Nardo. Ci pensa poi Dagasso, dalla distanza, a regalare l’ennesimo brivido in pochi secondi. Il primo squillo rosanero arriva al dodicesimo minuto con Ranocchia, ma Desplanches dice di “no” e devia in angolo. Dagli sviluppi di quest’ultimo è l’incornata di Bani a impensierire l’ex portiere della Nazionale under 21.
La sfortuna si abbatte sui padroni di casa poco dopo il quarto d’ora. Gomes è costretto ad uscire dopo un intervento in scivolata per un problema alla spalla, al suo posto subentra Segre. I tifosi temono dunque per le condizioni del francese, ma appena quattro minuti più tardi la paura si sposta sul manto erboso. Joronen e Ceccaroni non si intendono e lo scontro lascia sguizzare via il pallone in area. Caligara tira a colpo sicuro, ma Augello salva sulla linea, congelando il tabellino.
Troppe distrazioni rischiano di costare caro e così ci pensa Pierozzi a far uscire i suoi dall’impasse e su prolungamento di Pohjanpalo sigla l’1-0. Il club di viale del Fante non si accontenta e va subito a caccia del raddoppio, ma la porta di Desplanches regge, sotto assedio, ai tentativi di Palumbo, Le Douaron e Ceccaroni.
Una sfida viva, accesa e frizzante. Il Palermo sfoggia un atteggiamento più sfrontato e disinvolto, ma non è ancora abbastanza. I margini di miglioramento sono davanti agli occhi di tutti. Sotto la lente di ingrandimento le frequenti leggerezze e distrazioni, soprattutto nel cuore del centrocampo, zona nevralgica. Contrasti e soglia dell’attenzione: i palermitani dovranno certamente crescere sotto questi punti di vista per acquisire maturità. Si conferma, invece, una vera e propria bocca d’ossigeno il recupero di Bani. L’ex Genoa, pilastro della retroguardia, muove come un burattinaio i fili della manovra rosanero, garantendo solidità e sicurezza, seppur non ancora al 100%.
Si alza il sipario sul secondo tempo con l’ingresso di Brunori per Le Douaron. Per l’ex Brest prestazione insufficiente. Tanta corsa e grinta, ma poca cattiveria e incisività, sia in fase di pressing, ma soprattutto sotto porta, facilitando Desplanches nelle uscite. Pronti, partenza, via e il Pescara incassa a freddo il raddoppio. La galoppata sulla destra di Pierozzi sulla corsia di destra culmina con una pennellata perfetta per Segre: 2-0.
L’entusiasmo è alle stelle tra gli spalti del Barbera e non si spegne neanche dopo la punizione di Caligara che, al cinquantaduesimo, chiama in cattedra Joronen, bravo a smanacciare la sfera via da sotto l’incrocio dei pali. I siciliani non si demoralizzano e vanno a caccia del tris. Il palo del bomber finlandese ne è la prova. Al cinquantottesimo è ancora una volta Pierozzi a lasciare il segno: dagli sviluppi di un corner, il pallone sfila in area ed è proprio il numero 27, con la sua zampata vincente, a imbucarlo per il 3-0.
Al sessantaquattresimo termina la benzina nel serbatoio di Bani, spazio così per Peda. Gli abruzzesi sventolano bandiera bianca e restano in balia della travolgente onda rosanero. Il club di viale del Fante ne approfitta e cala il poker con il capitano: costruzione sulla fascia mancina, sponda dell’ex Venezia e primo gol stagionale dell’italo-brasiliano. Il numero 9 spezza così un lungo digiuno, con l’ultimo gol all’attivo risalente al 9 maggio, tra le mura domestiche contro il Frosinone.
A circa dieci minuti dalla fine ultimo giro di sostituzioni per Inzaghi: fuori Palumbo e Bereszynski, dentro Vasic e Diakité. L’ingresso e l’impatto alla gara del maliano è devastante. Freddo e deciso sotto porto, ancora volta dopo un’azione sviluppata sulla corsia di sinistra, spiazza Desplanches e mette il sigillo al match: 5-0.



