Controlli delle forze dell’ordine nei locali della “movida“, a Palermo. Gli agenti della Polizia municipale sono intervenuti, infatti, in sei locali in piazza Sant’Euno, via Pannieri, via Cantavespri, via Discesa dei Giudici e in via Maqueda.
Alla fine degli accertamenti sono state elevate multe per 3.600 euro e due gestori sono stati denunciati per disturbo della quiete pubblica. Come è accaduto ai titolari di due pub in piazza Sant’Euno e in via Discesa dei Giudici, a causa della diffusione di musica all’esterno del locale.
Ormai è un crescendo di segnalazioni da parte dei residenti che vivono proprio nel cuore della movida e che non fanno che lamentare la continua apertura di nuovi locali che generano notevoli disagi per chi abita quei quartieri.
Questo quello che ha scritto ieri, sul proprio profilo Facebook, uno dei residenti, Ermanno Romano, dopo l’operazione delle forze dell’ordine che è avvenuta venerdì sera: “Ci risiamo, dopo l’apertura del terzo pub in via Discesa dei Giudici (3 pub in 20 metri), ecco che ricominciano i problemi con la MALAmovida.
Musica alta dalla mattina alla notte (non è una esagerazione!), tra band e dj set. Dal giovedì alla domenica non c’è speranza per i residenti che vogliono starsene tranquilli a casa propria, e la situazione è destinata a peggiorare in estate, col caldo e le finestre aperte, con la musica che entra in casa senza filtri e non ti permette nemmeno di sentire la TV (non è una esagerazione!)”.
Una situazione difficile da sopportare per gli abitanti del quartiere che sottolineano che da parte dei gestori dei vari locali vi è una quasi totale indifferenza “Degrado morale e culturale, così diffuso che i gestori di questi pub (bravi ragazzi in Discesa dei Giudici) sono genuinamente convinti che non ci sia nulla di grave, che è normale fare musica ad alto volume, anzi grazie a loro, dicono e ci credono, il centro storico si riqualifica, perfino i turisti apprezzano (salvo che poi inspiegabilmente i primi a subire sono i proprietari di hotel, b&b ecc). E sei tu il mafioso che non permetti loro, che sono la maggioranza, di divertirsi (storie realmente accadute)”.
Naturalmente chi subisce questa situazione non può che chiedersi “cosa fa l’Amministrazione? Reprime, sanziona quando gli va, senza però andare alla radice del problema. Che poi, con quale credibilità reprime e sanziona, quando è lei la prima a dare il cattivo esempio organizzando discoteche all’aperto in occasione street food festival, balate sound festival e minchiate varie (fatemelo dire)? E’ un po’ come i vigili che fanno le sacrosante multe per le auto sulle strisce pedonali e poi se gli fai notare che la loro Fiat Punto è sulle strisce ti guardano storto (storie realmente accadute)”.
“Le sanzioni sono esigue i presìdi delle interforze dovrebbero durare almeno due settimane per ogni zona e senza soluzione di continuità – afferma Maria Rosaria Annibale residente nel cuore del centro storico, dell’associazione Comitati civici Palermo, che aggiunge – Vanno “educati” tutti, dagli avventori che fanno schiamazzi, ai bevitori che lasciano lattine e bottiglie per strada, dai locali da cui provengono suoni insopportabili fino alle 4 del mattino, a chi occupa il suolo pubblico abusivamente, a chi conferisce fuori orario i sacchi neri con percolato e li deposita a terra e infine la Ztl nei luoghi della movida dovrebbe vigere h 24.
Nella zona di piazza Rivoluzione e dintorni stanno aprendo nuove taverne e la massa dei bevitori da piazza Garraffello si è trasferita in questa zona. Sergio Marino si era impegnato per il centro storico, invocando la legge Franceschini contro la Bolkestein, a non fare più aprire pub nel centro storico. L’impegno e la programmazione per questa amministrazione che sa solo prendere per il c……. Vergognatevi! Il Centro – continua la residente – è diventato un “pisciatoio” rumoroso e il degrado è insopportabile, occorre premiare la movida rispettosa delle regole“.