Dieci piccoli cellulari sono stati trovati nel carcere Ucciardone di Palermo, nascosti dentro alcune celle.
Gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a scovarli nel corso di controlli effettuati dopo le proteste di questi giorni contro lo stop ai colloqui con i familiari. Sono in corso indagini per accertare come i telefonini, alcuni dei quali possono connettersi ad internet, siano entrati nel penitenziario.
“Stiamo cercando di verificare come siano stati portati all’interno – dice la direttrice del carcere Giovanna Re -. In alcune zone del penitenziario le mura sono più basse e forse è anche possibile lanciare questi piccoli oggetti dall’esterno. Stiamo valutando ogni possibilità. Al momento, dopo le proteste di questi giorni, la situazione è tornata calma. Potenzieremo i colloqui telefonici e con skype. Al momento la struttura carceraria è protetta e così deve restare. Sarebbe davvero molto difficile convivere con l’infezione all’interno del penitenziario. Per questo sono stati ridotti i colloqui“.