Firmato l’accordo tra l’Assessorato alle attività sociali e socio-sanitarie del Comune di Palermo ed Asp Dipartimento Salute Mentale. Un accordo che darà vita alla costituzione dell’Equipe Inter-Istituzionale Salute Mentale formata da: 3 componenti per il Comune, Area delle Politiche Socio-Sanitarie e 3 componenti DSM/ASP, per lo svolgimento delle seguenti funzioni:
-assicurare la corretta circolarità di comunicazione tra il Comune di Palermo Area delle Politiche Socio-Sanitarie e il DSM ASP di Palermo e gli Enti gestori delle Comunità;
-formulare le procedure di immissione degli ospiti /utenti, garantendo il corretto passaggio di consegne tra il servizio sanitario inviante e il servizio comunale fornendo indicazioni circa i necessari i adempimenti agli enti accreditati accoglienti;
-regolare l’accesso degli utenti alle Comunità alloggio per la salute mentale, nonché le dimissioni e/o il trasferimento ad altra struttura residenziale per limiti di età o per intervenuta necessità di semplice attività assistenziale;
-predisporre la modulistica da utilizzare per la formulazione del Piano Individualizzato.
-Supportare il personale delle comunità alloggio prevedendo, ove possibile, incontri di informazione/formazione;
-promuovere la qualità del servizio e la congruità delle attività svolte all’interno della comunità alloggio con i criteri di qualità mediante formulazione di indicatori;
-operare verifiche circa l’aggiornamento e lo sviluppo dei piani individualizzati degli utenti inseriti in comunità.
L’Equipe Inter-Istituzionale si attiverà per iniziative di confronto con gli Amministratori di Sostegno, i Tutori e la Consulta della Salute Mentale.
“Questo accordo è uno strumento operativo e di lavoro cui sono molto orgogliosa, che riavvia percorsi di qualità per i servizi, che è volto a dare attenzione e supporto alle persone con disagio psichico in comunità alloggio e che riattiva strumenti di collaborazione sociosanitaria, rivolgendosi alle tante, tantissime persone fragili rimaste sole ed ospiti delle comunità, auspico che questo tipo di strutture possano trovare dirittura d’arrivo nei percorsi che li vedano in carico alla sanità per migliorare la qualità dell’intervento socio assistenziale”