“Fino a ventisei anni ho giocato esterno d’attacco, poi mi sono spostato più al centro. Finora nella mia carriera ho fatto tutti i ruoli del reparto offensivo. Sono pronto ad interpretare quello che mi verrà chiesto. Sto cercando di ambientarmi il più velocemente possibile e sono contento di essere arrivato fin da subito nel ritiro“. Si è presentato così Leonardo Mancuso, l’attaccante classe ’92 arrivato a Palermo in prestito dal Monza.
“Una piazza come Palermo era quello che desideravo – ha dichiarato – mi mancava una città così. Sono contento sia arrivata questa occasione, sentivo di volermi confrontare con una città così calda. Mio nonno era siciliano, in provincia di Messina. Mio papà non è mai riuscito nella sua vita a vedere i luoghi dove è nato il padre, anche da quel punto di vista il sangue è siculo“.
L’obiettivo prefissato per la stagione che verrà è chiaro: la Serie A. “Ci sono tanti fattori che servono per ottenere una promozione. Ci sono due strade per ottenere la promozione, quella diretta o tramite i playoff. In quel caso sarà un altro mini campionato da giocare, cercare di rimanere nella parte alta della classifica è quello che vogliamo fare. Si inizia a costruire da subito la stagione, le vittorie vanno costruite già dai primi giorni di ritiro. Durante la stagione ci sarà qualche momento meno positivo e credo che l’equilibrio sia un altro aspetto importante. Fa piacere il numero di abbonati, saremo noi a fare in modo che i tifosi vengano sempre numerosi allo stadio. Io spero che questa stagione sia importante, mi sono sempre trovato bene essendo di proprietà delle squadre. Quest’anno sono in prestito ma spero si possa costruire qualcosa in futuro“.
Mancuso ha parlato anche dei nuovi compagni, con i quali ha già svolto le prime sedute di allenamento: “Credo che oltre a Brunori siamo in tanti i giocatori bravi in avanti, credo sia importante trovare l’alchimia. Non si va in campo da soli. I compagni mi hanno accolto bene, quelli che mi conoscevano già non mi hanno mandato messaggi per convincermi“.