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Al Darch Unipa

Palermo, “Design per salvare il pianeta”: laboratorio per la transizione ecologica nei territori CLICCA PER IL VIDEO

sabato 2 Dicembre 2023

Un laboratorio di Design innovativo, con alcune innovazioni per la transizione ecologica nei territori in campo ambientale, ha preso il via presso il Darch al dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo all’interno dello “Spazio Atelier”, dal 24 novembre al 22 dicembre.

IlSicilia.it ha intervistato alcuni dei giovani protagonisti dell’iniziativa, scoprendo una serie di progetti che affrontano il tema del “design per lo sviluppo sostenibile”, priorità strategica per molte aziende nel panorama contemporaneo, guidata da “Agenda 2030” dell’Onu.

“Design per salvare il pianeta”

 

 

L’iniziativa: “Design per salvare il pianeta”

 

Durante il biennio 2021-2023, il Laboratorio di Design di Prodotto e Comunicazione, ha offerto agli studenti di primo anno un percorso formativo esteso su due semestri. Il primo semestre ha visto una focalizzazione sul Basic Design e sul design della comunicazione, mentre nel secondo semestre l’accento è stato posto sul design di prodotto, incentrato su una tematica specifica.

 

 

Il laboratorio è stato tenuto dal Professore Benedetto Inzerillo, con la collaborazione del cultore della materia Antonino Piacenti, il Dottorando Samuele Morvillo, il Dott. Federico Signorelli, le Dott.sse Gloria Gammino e Costanza Giambruno, e Allieva Designer Mariam La Fata.

Intervistati da ilSicilia.it il Professore Inzerillo e il dottorando Morvillo hanno tratteggiato e descritto gli aspetti più importanti del laboratorio.

Benedetto Inzerillo

L’effetto della società moderna sul nostro modo di pensare è profondo, in particolare nel nostro approccio verso la Natura. Quest’ultima, un tempo intesa come un’entità unitaria è stata ridotta a un mero oggetto, una presenza distante e slegata dalla nostra realtà quotidiana. Le teorie moderne spesso rivestono questo concetto con nuovi termini, ma non ne cambiano la sostanza” ,dichiara il professore Benedetto Inzerillo.

“Tuttavia, quando si riconosce che ogni elemento dell’universo è interconnesso, l’idea di Natura cambia radicalmente. Non è più un’entità esterna e irremovibile, ma una parte vitale e inscindibile del tessuto della vita, intrecciata con la nostra stessa esistenza, noi siamo la natura” conclude.

 

Samuele Morvillo

“Abbiamo voluto dare risalto ai lavori degli studenti, far vedere i loro ragionamenti e i processi utilizzati. Anche l’allestimento stesso è merito loro, il video iniziale e tutto. Ho dato supporto a loro e al Professore Inzerillo in qualità di Docente di Didattica Integrativa” dichiara il dottorando Samuele Morvillo.

“Osservare i progetti svolti, i temi trattati ma soprattutto i progressi portati avanti dagli studenti su temi così complessi ci fa ben sperare e comprendere che il ruolo del designer, anche nei suoi primi passi è quello della sua visione di insieme. Chiudiamo più che con risposte, donando nuove domande, ci chiediamo quindi, il Design può salvare il pianeta?” conclude.

 

 

GALLERY FOTO 

 

 

I laboratori, sotto il titolo “Design per salvare il pianeta”, hanno affrontato nel 2021-2022 questioni come l’inquinamento delle spiagge e i problemi legati al fast fashion e all’iperconsumismo. Gli studenti hanno esplorato attività come il plogging per promuovere la consapevolezza ambientale, progettando prodotti per questo sport emergente e sviluppando strategie per mitigare l’impatto del fast fashion, attraverso un uso più sostenibile degli abiti.

Nel 2022-2023, l’attenzione si è spostata verso progetti focalizzati sulla valorizzazione del territorio di Pollina, includendo lo sviluppo di cartellonistica, wayfinding, e l’arricchimento dei percorsi paesaggistici. Sono stati sviluppati inoltre progetti legati al turismo sostenibile, al noleggio di e-bike e l’arredo urbano.

L’obiettivo principale del laboratorio è stato quello di integrare teoria e pratica del design, preparando gli studenti ad affrontare sfide concrete e attuali.

Attraverso questa mostra gli studenti hanno avuto  l’opportunità di mostrare i risultati del loro lavoro. La mostra allestita ci dà l’opportunità di riflettere su temi delicati, affrontati da giovani designer attraverso idee e soluzioni visionarie e innovative.

La mostra sarà accessibile fino al 22 Dicembre, presso il 1° Piano del Dipartimento di Architettura di Palermo, dalle 8.30 alle 18.30 dal Lunedì al Venerdì.

 

Design Sostenibile: Il ruolo chiave di “Agenda 2030” dell’Onu

 

 

Nel settembre 2015, i governi di 193 Paesi membri dell’ONU sottoscrissero “Agenda 2030”, ambizioso programma d’azione, delineando 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) e 169 target da raggiungere entro il 2030.

Agenda 2030

Nell’ambito delle aziende di design si sta abbracciando questa iniziativa in modi innovativi e riflette il crescente impegno nel contrastare il cambiamento climatico (Obiettivo 13) e promuovere uno sviluppo industriale equo (Obiettivo 9).

Edifici bioarchitettonici in legno, alimentato da fonti rinnovabili, produzione e consumo responsabile, progetti innovativi ragazzi svantaggiati nel mondo del lavoro, corsi di formazione per sensibilizzare i dipendenti su questioni cruciali come la cybersecurity, il corretto smaltimento dei rifiuti e la gestione delle emozioni.

 

 

 

 

 

Palermo Sant’Erasmo

L’utilizzo di materiali sostenibili è una tendenza chiave nel design contemporaneo per dimostrare nel mondo come il design possa trasformare rifiuti in opere d’arte funzionali, contribuendo all’Obiettivo 12 di produzione responsabile.

L’importanza dell’Agenda 2030 riassume il ruolo di guida e motore di cambiamento culturale in cui la sostenibilità è una questione collettiva, le università studiano e progettano il futuro e soluzioni tecnologiche e portare le aziende ad agire come propulsori del cambiamento nella produzione.

Oggi il design per lo sviluppo sostenibile non è solo una tendenza, ma diviene una necessità imperativa nel contesto dell’Agenda 2030. I poli universitari e le aziende del settore stanno dimostrando che la sostenibilità può essere integrata in ogni fase del processo, dalla progettazione alla produzione, contribuendo così a un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente.

 

 

 

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