Dopo l’accelerata delle ultime ore, è previsto per lunedì 24 ottobre alle 10,30 l’incontro alla commissione bilancio del Comune di Palermo con una delegazione del sindacato Usb, che chiede la stabilizzazione dei 2.400 lavoratori part-time.
Alle 9, i dipendenti comunali si riuniranno davanti alla sede della Ragioneria, in via Roma, per poi spostarsi alle 14 a piazza Pretoria, con un sit-in autorizzato dalla Digos. L’obiettivo è avere dal sindaco Lagalla la conferma della volontà dell’amministrazione di risolvere una questione che si trascina dal 1998, come ci ha raccontato qualche giorno fa Marina Pagano, delegata Usb Enti locali Palermo.
Alla commissione presieduta da Fabrizio Ferrara, i lavoratori porteranno le loro proposte per arrivare alla trasformazione dei contratti in full-time. A cominciare dall’aumento del fondo statale e dell’inserimento nel “Patto per Palermo” della copertura finanziaria. Tra le idee del sindacato c’è anche l’istituzione di un fondo speciale per “Stato di Emergenza” ad esaurimento. Fondo che, nelle intenzioni, “dovrebbe essere progressivamente ridotto nel tempo in proporzione ai pensionamenti dei lavoratori che insistono sul fondo stesso”, dice Pagano.
Tra i 2.400 che chiedono garanzie per il loro futuro, ci sono un centinaio di funzionari, con lauree e abilitazioni. Progettisti, avvocati, esperti contabili, che dovrebbero lavorare per 20 ore a settimana, ma che spesso restano in ufficio per chiudere pratiche con straordinari che non vengono pagati. Altri 500 sono gli istruttori contabili e amministrativi, che portano avanti le pratiche. E 1.800 tra cui moltissimi laureati che hanno accettato un contratto da collaboratore perché in quel momento era l’unico a tempo indeterminato.
Nel dettaglio, il sindacato fa notare che “al polo tecnico gli oneri sono bloccati dal 2018. All’avvocatura lavorano dieci professionisti, di cui 5 part time. Cosa che comporta difficoltà per l’amministrazione di difendersi, con conseguente perdita delle cause e aggravio sul bilancio comunale. Al settore rifiuti, invece, i controlli Imu sono fermi al 2017, con risorse che potrebbero essere incassate dal Comune se ci fosse un numero congruo di personale ad occuparsene”.
L’appello è nuovamente al sindaco Lagalla: “L’amministrazione si attivi fattivamente con Roma – dichiarano Pagano e Antonio Di Carlo, Rsu Usb –, così da dare risposte alle concrete esigenze dei lavoratori e di conseguenza a tutti i cittadini, erogando i dovuti servizi alla collettività”.