Grande rammarico in casa Palermo. Il pareggio casalingo contro il Brescia ha decretato la fine del campionato per i rosa.
A deludere maggiormente i tifosi è stato l’approccio alla gara contro gli uomini di Gastaldello, soprattutto nel secondo tempo, dove i rosa non hanno mai mostrato segni di reazione.
“C’è tanta delusione, la stessa dei 32mila tifosi“. Sono queste le parole dell’allenatore del Palermo, Eugenio Corini, al termine del match contro il Brescia. “E’ stato – aggiunge – importante parlare con la direzione tecnica di quella che è stata la stagione e di dove vogliamo portare questo club. Dopo il 2-2 – ha dichiarato – poteva accadere di tutto. Quando vedi la tua squadra vincere 2-0 e poi pareggi è normale che ci sia delusione. Questo ci ha fatto capire cosa vuol dire indossare questa maglia e le responsabilità che ne derivano
Il mister ha commentato l’andamento della partita e i due gol subiti nel giro di tre minuti nel corso del secondo tempo. “Non aver portato in partita i miglioramenti di 10 mesi di lavoro e di crescita è il grande rammarico. Anche a fine primo tempo avevo detto ai ragazzi che eravamo poggiati alla partita nonostante i due gol di vantaggio. Dopo il gol del 2-1 la squadra si è un po’ bloccata. Non era un gol che potevamo prendere. Abbiamo perso palla in avanti e invece di arretrare abbiamo lasciato un varco. Il secondo gol è figlio del fatto che ci siamo un po’ impauriti. Certi errori purtroppo si pagano“.
Il Brescia “ha ripreso forza, nelle ultime partite ha trovato identità e spirito. Si giocheranno i playout nel modo giusto“.
“E’ stato un campionato incredibile – ha dichiarato Corini – Al 94esimo con un pareggio eravamo ancora ai playoff. Abbiamo fatto un percorso importante, abbiamo cambiato tutta la rosa. Il grande rammarico di oggi è stato non aver visto la crescita di questi mesi. E’ una valutazione che faremo. La settimana è stata fatta bene con l’intensità giusta. Sulla visione futura abbiamo le idee molto chiare”
“Parliamo con la società da due mesi per cercare di capire cosa dobbiamo fare. C’era un campionato da portare a termine e l’obiettivo era quello. Siamo andati a giocare partite in 16. C’è tanto dentro, io ho una visione chiara di cosa c’è bisogno qua. Bisogna capire – conclude – chi può reggere la pressione di una piazza di un certo tipo. Sappiamo bene dove andare a lavorare per far sì che questa squadra arrivi dove vuole arrivare“.