Chiarimenti sullo stato dell’erogazione delle borse di studio per l’anno accademico in corso. A chiederli è l’associazione studentesca Run (Rete universitaria Nazionale) tramite un documento indirizzato congiuntamente alla presidenza della Regione Sicilia, all’assessorato all’Istruzione e Formazione Professionale, al Rettorato e all’Ersu di Palermo.
Al centro della nota anche informazioni sul procedimento dei lavori di nuova legge regionale per il diritto allo studio. “Anche quest’anno – scrivono – siamo costretti a denunciare la scarsa efficienza dell’Ersu di Palermo nell’erogazione dei benefici verso gli studenti meritevoli e privi di mezzi. In particolare, in riferimento all’anno accademico corrente (2017/2018, ndr), su una platea complessiva di circa 8500 studenti che hanno partecipato al bando di concorso, la quota di quelli che hanno ottenuto la borsa di studio non supera il 30%. Il restante 70 non ha ancora notizia degli eventuali benefici che per molti rappresentano l’unico mezzo di sostentamento dei propri studi e del proprio percorso di formazione universitaria”.
“Come se non bastasse – aggiungono dalla Run – l’Ersu di Palermo è commissariato e privo di un presidente e di un Consiglio di Amministrazione dal 2016. Negli ultimi cinque anni, solo per un anno (da marzo 2015 a marzo 2016) è stato permesso ai rappresentanti degli studenti di partecipare al Cda. La popolazione studentesca, quindi, si trova privata della legittima possibilità di essere rappresentata. Ne consegue – concludono – che non è stato possibile partecipare alle scelte dell’amministrazione nonché di monitorarne i risultati e quindi l’efficienza”.