Sospesa dal Tar di Palermo l’ordinanza del Comune di Palermo che disciplinava gli orari di utilizzo delle slot machine. A dicembre 2019 l’ordinanza del sindaco Orlando, ha fissato gli orari dalle ore 9 alle 13 e dalle 19 alle 24 l’orario di esercizio delle sale e degli apparecchi da gioco. I giudici hanno accolto la richiesta cautelare presentata dalla Cdm Entertainment srl, che gestisce una sala con apparecchi Vlt e Slot, assistita dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi.
I giudici hanno rilevato un “difetto di istruttoria”, che potrebbe pesantemente incidere sulle attività degli operatori.
“La limitazione delle ore di fruizione potrebbe determinare una contrazione del reddito d’impresa che, associata alla crisi economica e sociale da Covid-19, sarebbe difficilmente risarcibile”. Il Tar, invita dunque a un bilanciamento “con il pur prioritario interesse alla tutela della salute”; un punto che può essere affrontato “ordinando al Comune di Palermo di riesaminare il provvedimento impugnato” entro «sessanta giorni» a partire da oggi.
I ricorrenti hanno sostenuto che il settore degli apparecchi Slot versa dal mese di gennaio 2020 in una situazione di grave crisi determinata da due fattori: l’obbligo di installare i lettori di tessere sanitarie negli apparecchi per il gioco, che ha avuto un fortissimo impatto dissuasivo sui giocatori, i quali temono la registrazione dei propri dati; l’emergenza sanitaria, particolarmente avvertita dagli utenti delle sale da gioco che si trovano in luoghi chiusi e comportano la necessità di toccare le apparecchiature con le mani. Tali circostanze hanno determinato un drastico calo della clientela, sicché le società del settore sono allo stremo. Nel merito, tra i motivi del ricorso sollevati, i ricorrenti lamentano la violazione dell’intesa tra Governo, Regioni ed enti locali in materia di raccolta del gioco pubblico, che prevede fino a 6 ore complessive di chiusura quotidiana di gioco.
Con la riduzione dell’orario è certo il licenziamento di parte degli impiegati nelle sala da gioco.