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Utilizzare le risorse europee per il rinnovamento dei modelli sociali e per tutela del lavoro. Questo è quel che invocano ad alta voce i sindacati nella manifestazione “Ripartire dal lavoro” organizzata da Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale in diverse città d’Italia.
A Palermo la manifestazione, organizzata in ossequio alle norme anti-Covid e al protocollo di distanziamento sociale, si è svolta sulla Terrazza sul Mare del Foro Italico alla presenza di sindacalisti e lavoratori della confederazione di sindacati provenienti da tutta la Sicilia.
All’incontro con i lavoratori, oltre che nove delegati dei sindacati in rappresentanza dei diversi settori dell’economia, hanno partecipato i segretari regionali della confederazione Alfio Mannino (Cgil), Sebastiano Cappuccio (Cisl) e Claudio Barone (Uil).
“Noi rivendichiamo – ha spiegato Mannino – un nuovo modello sociale e di sviluppo. Il Coronavirus ha fatto emergere le fragilità del nostro sistema-paese. I dati delle ultime settimane – ha proseguito – ci dicono che c’è un aggravamento dal punto di vista sociale e occupazionale. Noi reclamiamo anche sulla base delle risorse che il paese avrà a disposizione, nuovi investimenti per l’istruzione, per la sanità – conclude Mannino – rilanciare un nuovo modello di sviluppo che parta dalla riconversione green del nostro modello industriale e rilanciare due settori strategici che sono turismo e agricoltura”.
Di avviso simile è anche il segretario regionale della Cisl Sebastiano Cappuccio: “Ripartire dal lavoro è quello che noi chiediamo. Rilanciare il paese – ha spiegato – dando fondo a tutti gli investimenti messi in atto e destinandoli alla crescita e allo sviluppo, quindi al lavoro e all’occupazione e alla rimessa in moto dei meccanismi dello sviluppo. Se questo non avviene adesso noi perderemmo una delle più grandi opportunità nella difficoltà della pandemia. Questo è il momento della coesione sociale – ha concluso – dell’unità di intenti e soprattutto di indirizzare il paese verso un nuovo modello di sviluppo”.
Claudio Barone, segretario regionale della Uil ha invocato una particolare attenzione per la nostra regione: “L’Europa ha sbloccato risorse importanti – ha affermato – non vanno sprecate. Chiediamo al governo di dare un segnale concreto, di recuperare il ritardo del mezzogiorno e della Sicilia. Bisogna decidere veramente, senza fare più balletti, su quali infrastrutture puntare – ha proseguito – bisogna potenziare i collegamenti informatici e la digitalizzazione. C’è un’opportunità di creare lavoro per i giovani, bisogna investire in formazione professionale. Si può agganciare la ripresa. Il Coronavirus – ha concluso Barone – è un’emergenza ma può diventare un’opportunità. Bisogna cambiare passo: ancora non abbiamo segnali in questo senso. Cgil, Cisl e Uil continueranno a farsi sentire finché non arrivano“.