Farà tappa a Palermo, domenica 25 febbraio come evento fuori programma della stagione degli “Amici della Musica“, Uto Ughi, il violinista più acclamato del panorama mondiale.
Lo spettacolo inizierà alle 17.15 al teatro Politeama Garibaldi dove Ughi, erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, sarà accompagnato dal pianoforte di Bruno Canino.
Il programma prevede Ciaccona in sol minore di Vitali, Sonata k 454 in si bemolle maggiore di Mozart, Sonata in la maggiore di Faurè e Rondo capriccioso di Saint Saens.
Ughi suonerà con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Enfant prodige, il violinista ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: a sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini.
Ha condotto gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin, e quando era solo dodicenne la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo“.
Da allora la sua carriera è stata inarrestabile e lo ha portato a suonare con le orchestre sinfoniche più importanti, in giro per il mondo.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia“, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale con concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti.
Questi ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui il violinista è ideatore, fondatore e direttore artistico.
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei ministri lo ha nominato presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.
Dal settembre del 1997 è anche Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.
Intensa è la sua attività discografica, tra le ultime incisioni ci sono: “Il Trillo del diavolo” e il “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’orchestra da camera I Filarmonici di Roma.
Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.