“Resto a Palermo? Il mio problema non è avere un contratto. Ho lavorato con persone straordinarie, il mio staff che già conoscevo e i dirigenti. Io non posso perdere nessuna di queste persone perché se abbiamo raggiunto questo risultato è stato grazie a loro, in particolare Renzo Castagnini che è stato straordinario e su di lui ho sentito diverse cattiverie. Non è stato un direttore sportivo, ma un amico del cuore”.
Lo ha detto il tecnico del Palermo Silvio Baldini, in conferenza stampa al Barbera, il giorno dopo la promozione in serie B dei rosanero.
Baldini torna sul suo sfogo di Potenza che ha cambiato la stagione del Palermo. “A Potenza ho rischiato la salute, quel giorno ho fatto qualcosa che è andato oltre e facevo fatica a riprendermi. I ragazzi hanno capito e il giorno dopo ho visto persone cambia te. Ho fatto capire che ognuno ha un mezzo per raggiungere”.
“Voglia di tornare in serie A? Io non cerco il palcoscenico, cerco me stesso, va bene pure l’Interregionale. Voglio essere solo un veicolo: far vedere alla gente che la parola ‘speranza’ non ti abbandona mai – aggiunge –La Serie A non mi interessa anche se so che ci potrei allenare perché conosco bene la matera. Stamane ho ricevuto cinque messaggi da allenatori di Serie A e mi riempie di gioia, so che loro guardavano il Palermo; hanno capito che abbiamo fatto qualcosa di diverso”.
“L’80% degli allenatori pensa solo al risultato e al prossimo ingaggio. Bisogna mettere l’umanità nel rapporto con i calciatori. I ragazzi hanno fatto il bagno a Mondello, poi siamo andati a fare colazione con i tifosi. Alcuni ragazzi che hanno giocato poco mi hanno detto cose bellissime, tipo: ‘ho imparato più in questi sei mesi che in tutta la mia carriera’. Cosa vuoi desiderare di più?! Questi pensieri però vengono gratificati quando vinci, altrimenti non avrebbero avuto senso. Si guarda al risultato non al percorso”, prosegue.