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Il design come strumento per valorizzare lo straordinario patrimonio agroalimentare, dell’artigianato e dei beni culturali presente nei territori siciliani, nello specifico quello dei Nebrodi e delle Madonie. E’ questo l’obiettivo del progetto portato avanti da Anna Catania, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, esposto in una mostra a Villa Niscemi, presso la Sala delle Carrozze.
“Un design sistemico – spiega – che si apre verso un’economia circolare che ci permette di creare innovazione, valore aggiunto e nuove possibilità di lavoro partendo dagli scarti, cosa che abbiamo fatto. Dagli scarti della pala del fico d’india, sulla quale sono state realizzate due tesi, e dagli scarti dei gusci di mandorla. Siamo riusciti a creare dei nuovi materiali che possono diventare dei packaging, abbiamo creato un tipo di carta dal guscio di mandorla e un reticolo dalla pala di fico d’india. Da questo reticolo possono nascere accessori, artefatti legati all’artigianato siciliano, ma dalla pala possono nascere anche altri prodotti legati alla cosmetica e all’alimentazione umana, come le farine senza glutine”.