A Palermo, nella notte tra il 19 e il 20 aprile, una scritta intimidatoria che recita “Traditore della Sicilia” è comparsa su un manifesto elettorale di Igor Gelarda, candidato della Lega alle Europee del 26 maggio nel collegio Sicilia e Sardegna, già responsabile regionale enti locali del partito e capogruppo in Consiglio comunale.
La scritta è apparsa su un manifesto affisso nei pressi del carcere Ucciardone, a pochi metri dal centro sociale “Anomalia”.
“La Lega opera ed agisce sui territori con le sue donne e i suoi uomini migliori; intimidazioni di questo tipo non ci spaventano“, dichiara Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia e sottosegretario al ministero dell’Interno: “Casomai ha tradito la Sicilia chi non si è preso cura delle strade, degli ospedali e del territorio, non certo chi con caparbietà, come i candidati della Lega, si spende giornalmente per la propria terra. Il fatto che tramite la Lega possano essere eletti siciliani veri, determinati a cambiare la politica malandata che malgoverna la Sicilia, intimorisce perché farà vedere a chiare lettere la differenza tra chi ama veramente e chi una volta eletto tradisce la propria terra per opportunismo“.
“Questo clima di odio non ferma la Lega”, dichiarano in coro i candidati sindaco della Lega di Mazara, Giorgio Randazzo; Oscar Aiello di Caltanissetta; Giuseppe Romanotto a Monreale; Giuseppe Spata a Gela. “È invece il segnale che siamo sulla giusta strada, e che realmente una parte della Sicilia è pronta a girare pagina”. Solidarietà anche dai “Sovranisti”.
“Non farò un passo indietro di fronte a questo rancore – dice Igor Gelarda – perché so che la gente perbene sta dalla nostra parte”.