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Le dichiarazioni

Palermo, l’A.D. Gardini conferma Corini: “Stagione positiva. Saremo competitivi per la Serie A” CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 26 Maggio 2023

In casa Palermo è arrivato il momento di fare bilanci. Terminata la stagione, ad una settimana esatta dalla sfida contro il Brescia, a parlare è Gardini. L’A.D. in un video pubblicato sui canali del Club di viale del Fante ha risposto a 10 domande: la valutazione della stagione, i mancati playoff, i malumori dei tifosi, Corini e gli obiettivi per il prossimo anno.

LA STAGIONE APPENA CONCLUSA

“La stagione che si è conclusa non può che essere considerata positiva in un campionato altamente competitivo e difficile come quello attuali, uno dei più complicati della storia della Serie B. Il risultato finale lascia molto rammarico perché siamo arrivati a pochi minuti dal poter disputare i playoff e questo ci lascia con l’amaro in bocca. Però bisogna ricordare da dove siamo partiti e penso che questo possa essere considerato un risultato positivo poiché abbiamo rispettato gli obiettivi posti ad inizio stagione. Vincere è il nostro obiettivo, dobbiamo però stare attenti a non vincere per casualità perché non porta benefici ed è una soddisfazione momentanea. Per caso si vince una volta su dieci, se programmi puoi vincere nove volte su dieci. Questo deve essere il nostro punto di partenza per un nuovo campionato dalle caratteristiche diverse rispetto al precedente”.

CORINI

“La stagione di Corini la valuto positivamente come quella della squadra. Eugenio è un tecnico preparato e determinato, un grande lavoratore così come lo staff. Lo abbiamo scelto dopo un’attenta analisi considerando anche che è stato il capitano di questa squadra forse nel periodo migliore della storia di questo club, quindi consapevole di quelle che sono le responsabilità e le pressioni di questa piazza. La sua personalità lo ha portato ad essere uno dei centrocampisti più apprezzati e le sue qualità si sono viste anche da allenatore. Ha mantenuto alta la riga e non si è scoraggiato dopo un periodo complicato inizialmente. Ha accettato una sfida così gravosa di responsabilità come quella di allenare ina squadra come il Palermo. Il lavoro dello staff è positivo ma chiaramente si può sempre far meglio, così come vale per noi. Evidentemente non eravamo pronti e abbiamo iniziato un percorso, biennale. Riteniamo sia corretto continuare il rapporto professionale con lui, consapevoli dalle sfide che ci aspettano l’anno prossimo da cui non ci dobbiamo sottrarre”.

I TIFOSI

“E’ un loro diritto. Ci hanno sostenuti per tutta la stagione ed aver portato trentaduemila persone per la gara decisiva è un motivo d’orgoglio ma significa anche responsabilità. Questa piazza merita quello che sta cercando di chiedere e noi abbiamo il dovere di portarla dove vogliono loro. Noi chiediamo solo di essere valutati in base a quello che si fa e non su quello che si dice. Il tempo deve essere un’opportunità da sfruttare e non un alibi. Abbiamo cominciato a costruire una società che qualche anno fa era in Serie D e che l’anno scorso ha vinto i playoff. Pochi giorni prima dell’inizio del campionato allenatore e DS hanno deciso di prendere una strada diversa ed è cambiata la proprietà. Questo sarà il primo anno in cui la nuova proprietà potrà programmare la prossima stagione. Sono tutte componenti che hanno una loro rilevanza. Con metodo, serietà e competenza penso che a Palermo si possano ottenere risultati inimmaginabili. Giusto che il tifosi sogni e siamo dispiaciuti perché non siamo riusciti a portare la squadra ai playoff ma bisogna essere onesti e ricordare da dove si è partiti”.

Ho due fotografie in mente: i tifosi presenti a Parma ed i trentaduemila con il Brescia. Avere portato un pubblico così numeroso in trasferta o al Barbera è una soddisfazione ma anche una responsabilità. Fare l’allenatore del Palermo ha pochi rivali ma questo deve essere visto come uno stimolo per lavorare con maggiore consapevolezza. Do merito ai tifosi, nessuno può contestare l’atmosfera che si è creata anche quando non eravamo in ottime condizioni in classifica. Hanno sempre aiutato la squadra e siamo molto dispiaciuti per non aver raggiunto i playoff per far vivere loro almeno una partita in più”.

PROSSIMA STAGIONE

“Bisogna alzare il livello. Dobbiamo essere competitivi per la promozione in Serie A, non ci vogliamo nascondere. Non vogliamo essere presuntuosi o promettere qualcosa che non siamo in grado di garantire. Attraverso investimenti strategici nella parte sportiva e nelle strutture non possiamo pensare che il Palermo non sia protagonista in questo calcio. Ciò passa dalla programmazione ed il CFG dimostra che è già successo in realtà come New York o Montevideo”.

PALERMO E CITY GROUP

Il Palermo ha delle potenzialità facilmente individuabili. Noi sentiamo la vicinanza della struttura in ogni area, per esempio su Torretta abbiamo avuto un supporto non indifferente considerando che il centro sportivo di Manchester, del Melbourne o quello che stanno realizzando a New York o a Torque danno una conoscenza della materia. Da parte loro c’è considerazione e stima tutte le settimane con qualcuno che arriva da Manchester esprimendo vicinanza. E’ un calcio business ma rivolto alla parte sportiva e non di altra natura. L’obiettivo è vincere”. 

IL CENTRO SPORTIVO

“E’ una storia bellissima dotare il Palermo di un centro sportivo con il supporto e le migliorie che sono state apportate nella fase successiva all’acquisto e di questo bisogna dare merito a Dario Mirri perché ha trovato un terreno adatto. E’ il punto di partenza di un certo sviluppo per una società di calcio che vuole essere il baluardo di un insieme di posizioni che bisogna avere. Cambierà la vita alla parte sportiva, perché si potrà vivere quotidianamente e ci farà migliorare la qualità della parte sportiva. Da questa estate in poi potremo valutare giorno dopo giorno i nostri calciatori in una struttura all’avanguardia per una squadra come il Palermo”.

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