Su proposta dell’assessore ai Rapporti funzionali con Amg, Salvatore Orlando, oggi la giunta comunale di Palermo ha deliberato lo schema del nuovo contratto di servizio, della durata di sei anni, con Amg. Affinché il Consiglio comunale possa avere il tempo utile per verificare i termini del nuovo contratto, la giunta ha proceduto, contestualmente, alla proroga del contratto vigente fino alla stipula del nuovo accordo e, comunque, nel rispetto dei vincoli di legge.
“L’amministrazione intende avviare un nuovo rapporto con le società partecipate del Comune e il termine di 6 anni del nuovo contratto per Amg, come per altre aziende, come ad esempio Sispi, non è casuale perché corrisponde alla durata di due cicli industriali”, afferma il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che annuncia di valutare un eventuale partenariato pubblico-privato per la partecipata.
“Allo stesso tempo, però, entro il 31 dicembre – aggiunge – l’amministrazione aprirà un confronto con Amg per ricevere un’analisi approfondita delle capacità tecniche e operative dell’azienda. Preoccupano, infatti, le dichiarazioni pervenute al Comune dai vertici dell’azienda che prevederebbero una perdita di 3 milioni di euro, se dovesse entrare in vigore il nuovo contratto, che fissa a 8 milioni più Iva la dotazione finanziaria da parte dell’Ente, identica somma corrisposta in base al contratto oggi vigente. Tutto ciò appare come una evidente contraddizione, dato che l’amministrazione comunale, anche alla luce di un Piano di riequilibrio approvato in Consiglio comunale, non potrebbe mai affidare un servizio in perdita a una partecipata”.
“Occorre, inoltre, evidenziare che la valutazione e la stima effettuate dall’ufficio degli Impianti tecnologici e di pubblica illuminazione del Comune ritengono gli 8 milioni di dotazione in linea con i valori e i prezzi del mercato, come riportato dal parere di congruità allegato allo schema di contratto. Per queste ragioni – conclude Lagalla – l’amministrazione valuta e non esclude, qualora vengano contemplate le formule di salvaguardia dei livelli occupazionali, il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato ed entro la fine dell’anno auspica dall’azienda chiarimenti per le incongruenze della propria comunicazione”.