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Palermo, l’assessore Tirrito tra emergenze e innovazione CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 4 Novembre 2022

Coniugare innovazione e tradizione, collegare diverse culture, ripensare le emergenze in un’ottica che sia diversa dal mero assistenzialismo. È la filosofia che sta dietro all’assessorato del Comune di Palermo all’Innovazione, alla protezione civile, alle emergenze abitativa ed educativa, alla consulta e alle confessioni religiose di cui ha la delega Antonella Tirrito.

Ci incontriamo in via Emerico Amari, tra un appuntamento e l’altro dell’assessore. Chiediamo se vuole concentrarsi su qualcosa in particolare, ma la risposta è una sola: “Parliamo di tutto, perché su tutto stiamo lavorando”.

Partiamo con l’innovazione tecnologica. È sicuramente uno sguardo al futuro, uno sguardo alla smart city e sicuramente ad un efficientamento della pubblica amministrazione per renderla più snella e più facile per i cittadini. L’obiettivo è erogare dei servizi nel modo più semplice possibile. Innovazione tecnologica anche in ambito turistico.  La nostra città ha una vocazione universale al turismo. Abbiamo l’itinerario arabo normanno che è meraviglioso. L’idea è di renderlo digitale, pensando ad una realtà aumentata ed anche alla possibilità di creare delle applicazioni, delle piattaforme digitali che possano mettere insieme sia la viabilità che la cultura dei nostri siti. Unire alle informazioni sul nostro patrimonio artistico, gli orari di apertura, con il patrimonio delle imprese. Un esempio è costituito dall’enogastronomia. Tradizioni, usi, costumi, arte e anche arte del gusto.

Altra delega riguarda l’emergenza abitativa. Insieme all’assessore Pennino abbiamo raccontato il via del secondo progetto legato ad Agenzia sociale per la casa

L’emergenza abitativa ad oggi conta di una graduatoria aggiornata di 2.250 nuclei familiari. A questi si aggiunge una lista abbastanza grande anche di soggetti che hanno occupato alcuni beni, del Comune e non solo. Nasce, dunque, l’esigenza non solo di prendere in carico le famiglie e questo lo fa benissimo l’agenzia sociale per la casa ma anche di fornire servizi sociali. L’amministrazione, le associazioni e il privato, insieme, puntano a dare a queste persone una indipendenza economica e sociale. Permettere loro di pagare un affitto, anche con l’aiuto dei vari sussidi economici. Significa prenderli in carico da un punto di vista anche lavorativo, sociale, personale. Ci sganciamo, così, da quello che è un assistenzialismo fine a sé stesso.

Ci sono graduatorie infinite per poter accedere ad una casa popolare…

L’emergenza abitativa ha bisogno ovviamente di nuovi immobili. L’unica soluzione ad oggi è quella di pensare ad immobili di provenienza privata, oppure a istituti religiosi da riconvertire. Oppure ancora alcune caserme abbandonate e ospedali militari. Una collaborazione, una squadra che possa lavorare insieme per risolvere il problema.

Altri soggetti fragili sono invece i detenuti. Anche loro hanno bisogno di progetti che riguardano il loro reinserimento in società…

Sono stata diverse volte, anche prima di diventare assessore, da volontaria, all’interno del carcere. I detenuti hanno bisogno di pensare a ciò che c’è fuori, che li connetta con quello che stanno vivendo in questo momento, ripensando allo stesso tempo la loro vita, il loro futuro, anche nell’ottica di poter uscire ed essere reinseriti nel mondo lavorativo e sociale. Ci sono dei progetti di pene alternative, come quelli che comunque si fanno durante la detenzione o comunque in una fase finale della detenzione. Per questo, con il tribunale abbiamo pensato anche alla possibilità di una collaborazione con Confcommercio, che possa integrare alcune imprese. Sta prendendo luce anche un piano, Riscatto per Palermo. Questo pensa alla pubblica utilità, cioè pensare queste persone inserite nella nostra città, che possano svolgere dei lavori di utilità, come può essere per esempio la cura del verde pubblico, ma non solo. Pensando bene ai luoghi in cui è possibile appunto inserirli.

Sono tanti i progetti di cui abbiamo parlato. Ci sono delle tempistiche che possiamo dare? Entro l’inizio del prossimo anno cosa avrà fatto l’assessore Tirrito?

Per quanto riguarda proprio quest’ultimo progetto, è in cantiere. Entro dicembre sicuramente si stilerà questo protocollo con il carcere e con l’amministrazione. Quindi, credo che possa prendere già piede per l’inizio del nuovo anno. Per quanto riguarda l’emergenza abitativa, vi chiedo preghiere e grande collaborazione. Risolvere il problema credo che sarà difficile, ma spero di poter lanciare una filosofia, una strada, una visione, un indirizzo.

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