L’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha fatto visita al missionario laico Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e carità, che da mercoledì notte dorme sotto i portici della posta centrale di via Roma, nel capoluogo siciliano.
Monsignor Lorefice ha somministrato l’eucarestia al missionario e ha pregato per lui. Biagio Conte ha scritto una lettera alla città con la quale invita a non essere distaccati verso i bisogni degli ultimi perché l’indifferenza può uccidere: “Vivo un profondo disagio: non riesco a essere tranquillo, non dormo e non riesco nemmeno a mangiare, sapendo che ancora ad oggi tante persone vivono per strada. Tante famiglie sono sfrattate e non hanno la casa, tante persone non hanno un lavoro. La forte indifferenza e il profondo egoismo ancora oggi e’ molto diffuso e mi inducono a rispondere al male con bene”.
“I numerosi senzatetto, morti negli ultimi mesi in un angolo di strada fino al caso di Amor il pomeriggio di Capodanno – scrive sul suo sito l’Arcidiocesi di Palermo -, sono la prova che qualcosa non va, che le ingiustizie sociali stanno relegando ai margini uomini soli, famiglie con figli, anziani, nell’indifferenza generale. E lui, fratel Biagio Conte, l’uomo che dai primi anni Novanta raccoglie dalla strada chi non ha più nulla, ha deciso di farsi come loro. Così, ha preso un paio di coperte, la Bibbia, il breviario, ha raccolto per strada un bel cartone robusto e ha sistemato il suo giaciglio di protesta sotto i portici delle Poste centrali di via Roma. Proprio dove qualche anno fa emise l’ultimo respiro Vincenzo, un senza dimora che la Missione Speranza e Carità ha assistito e accompagnato verso la morte, facendogli sentire l’affetto e l’attenzione che per una vita gli erano stati negati”.
Dopo che l’arcivescovo è andato via, il missionario laico, che fa il digiuno, ha accusato un malore. I presenti hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza, ma Biagio Conte si è rifiutato di fare ricorso ai sanitari.