“Usando un po’ il pugno duro, pretendendo che la politica sia libera di scegliere i percorsi più adatti al contrasto di un fenomeno illegale e pretendendo che i burocrati suggeriscano le modalità corrette ad attuarli senza che diventino barriera al fare, ieri abbiamo votato un provvedimento importante.
Far emergere in alcune strade di Ballarò, grazie a delle agevolazioni, le attività economiche “tracciabili” regolarizzandole e colpendo quelle illegali “isolandole” – così il capogruppo e componente della segreteria Nazionale di Azione Fabrizio Ferrandelli.
“Mai più bancarelle improvvisate della ricettazione “tollerata”! Per regolarizzarti a costo zero devi poter dimostrare infatti la provenienza della merce esposta, far conoscere l’identità del venditore che diventerà richiedente del suolo pubblico e quindi garantirne la sua rintracciabilità. Una battaglia coraggiosa, a viso aperto e dai risultati tutti da scoprire. Però, di certo, un primo passo è stato fatto. Che torni anche il decoro in quel tratto di città, che lambisce il patrimonio Unesco, il museo Gemmellaro e altri beni monumentali disseminati da rifiuti, urine e spesso anche feci.”