No all’hotspot per migranti a Palermo. Lo ha deciso il consiglio regionale dell’Urbanistica (Cru), presieduto dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro, che ha analizzato la documentazione tecnica pervenuta dalla prefettura.
E’ stato espresso parere negativo poiché la proposta progettuale consiste soltanto in uno “studio di prefattibilità” già di per sé non adeguata, che non è stata accompagnata, né poteva esserlo, dai necessari pareri di compatibilità geomorfologica, di competenza dell’ufficio del genio Civile ed era altresì carente dei pareri di competenza della Soprintendenza sotto l’aspetto paesaggistico, ma ancor di più vincolistico”.
“A ciò si aggiunga che il negativo pronunciamento del consiglio comunale di Palermo rappresenta un ostacolo insormontabile – afferma una nota – in ragione del fatto che l’amministrazione è proprietaria dell’area e rimane l’unica autorità competente in materia di pianificazione territoriale. Va rilevato, inoltre, sotto l’aspetto urbanistico più generale, che il sito ha una viabilità non adeguata, che conduce ad un’area a parcheggio di pertinenza del velodromo di Palermo“.
“La bocciatura della proposta di realizzazione di un hot-spot a Palermo da parte del Consiglio Regionale dell’Urbanistica è certamente un fatto positivo, ancorché apparentemente legato esclusivamente a motivi tecnici legati al progetto” – afferma il sindaco Leoluca Orlando – “Come chiaramente espresso dal Consiglio comunale all’unanimità – aggiunge – la città di Palermo e tutta la sua comunità sono contrarie a creare centri nei quali è violata la dignità degli esseri umani e la cui liceità sotto il profilo del diritto è ancora tutta da dimostrare. Palermo si conferma una città che crede nei valori dell’accoglienza, della solidarietà e dell’incontro fra popoli e culture, mettendoli in pratica nel quotidiano. Per questo il nostro no”all’hot-spot non è e non sarà mai soltanto una scelta tecnica, quanto piuttosto una scelta di principio e di valori“.