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Collocata nella Piana dei Colli, ci piace pensare custodita per non dire dimenticata tra alberi secolari, si trova un luogo eccezionale che conserva solide e lungimiranti radici storiche: la villa dei Principi Castelnuovo, dimora realizzata con l’obiettivo di un “diletto condiviso“.
Su un ingresso della villa, infatti, come ci spiega nel video servizio l’agronomo Paolo Valentini, si trova ancora la frase emblematica, voluta da Carlo Cottone, “E proprio delicio publica utilitas“.
Cottone, illuminista liberale, filantropo, volle contribuire attivamente allo sviluppo del principale tessuto produttivo dell’Isola, l’agricoltura, con la realizzazione di un istituto agrario rivolto a figli dei contadini di San Lorenzo, il primo in Europa, che aprì i battenti nel 1847, dopo il regio decreto del 1819.
Il complesso, di proprietà della Regione Sicilia, si correda di una vasta distesa di terreni, in comproprietà con l’Università degli Studi di Palermo, che abbracciano gli edifici presenti all’interno del parco della Villa, circa 12 ettari in totale, di questi alcuni sono totalmente abbandonati altri, invece, sotto la gestione della Cooperativa Immagine sono coltivati e producono frutti e ortaggi.
Tra i terreni campeggiano alcuni edifici tra cui il Gymnasium, con all’interno una cappella, il refettorio, le camerate, una biblioteca con libri antichissimi, immobile progettato dall’architetto Gentile, lo stesso che realizzò l’Orto Botanico, con una cupola affrescata da Michele Varrica.
Ascoltando la genesi della realizzazione di questa struttura ci si rende conto di essere in un luogo unico, di straordinaria contemporaneità, oggi, e di eccezionale lungimiranza, allora: ciò che lascia basiti è la mancata valorizzazione attuale che, come ci dice Valentini, a conclusione del progetto in corso e con l’aiuto delle istituzioni, dovrebbe tornare alla mission iniziale pensata dal Principe di Castelnuovo ovvero di “veicolo di cultura per il popolo tutto“.
La volontà della Cooperativa Immagine, in sinergia con le istituzioni, al momento la Villa è un IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza), è quella di aprire, al più presto, alla città coinvolgendo tutte le categorie sociali con attività di recupero, assistenza e studio principalmente.